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A colpo d'occhio
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Neonato a termine con asfissia neonatale trattato con ipotermia. Quale diagnosi?
Sclerema neonatorum
Eritema nodoso
Steatonecrosi
Emangioma capillare
Cellulite
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Steatonecrosi
La necrosi del tessuto adiposo sottocutaneo neonatale (steatonecrosi) è una condizione rara, descritta per lo più in neonati a termine che abbiano presentato una qualche forma di stress perinatale (asfissia, sofferenza fetale in travaglio, …); il trattamento ipotermico rappresenta un fattore di rischio aggiuntivo. Si manifesta con la comparsa di noduli sottocutanei o placche indurite di colore eritemato-violaceo, singoli o multipli, di dimensioni variabili ed eventualmente confluenti. Le sedi più comunemente interessate sono il dorso, i glutei, le estremità prossimali e le guance; il torace e l’addome tendono ad essere risparmiati. La diagnosi è clinica, nei casi dubbi può essere d’aiuto la biopsia La patogenesi non è del tutto chiara: l’ipotesi più accreditata è che l’ipossia e il danno da pressione siano i fattori principali, in associazione alle caratteristiche del tessuto adiposo neonatale che tende a cristallizzare più facilmente a basse temperature. Le lesioni tendono a crescere nelle prime settimane e poi a risolversi spontaneamente entro un periodo variabile da alcune settimane ad alcuni mesi, nella maggior parte dei casi senza esiti. L’unica complicanza temibile e quindi da ricercare è l’ipercalcemia, che si verifica nel 30-50% dei casi e può essere anche asintomatica e tardiva (più del 90% dei casi compare entro i primi 60 giorni). Altre complicanze possibili ma più rare e transitorie sono la piastrinopenia, l’ipertrigliceridemia, e l’ipoglicemia. (
Contributo di Arianna Canuto, Trieste e Giuseppe Pagano, Verona)
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