Anno. 2016, Volume. 23, N. 4, Pag. 179-180

Difendersi dalla sofferenza, ma a quale prezzo? L’attivazione di meccanismi difensivi nella cura di bambini gravemente malati nel corpo

Alberto Stefana, Alessio Gamba
Alberto Stefana*, Alessio Gamba** - *Dipartimento di Scienze Umane, Università degli Studi di Verona **UO Psicologia Evolutiva, AO San Gerardo, Monza

Lavorare con bambini gravemente malati nel corpo rappresenta per gli operatori una fonte d’angoscia, una condizione emotiva che innesca inconsci meccanismi di difesa psicologica. L’uso massiccio e continuativo di tali difese aiuta l’operatore a sentire meno gli affetti negativi, ma allo stesso tempo può incidere negativamente sulla comunicazione col paziente (per comunicazione si intende il rendere partecipe qualcuno di un contenuto mentale). A questo possibile effetto collaterale se ne aggiunge un altro altrettanto grave: lo sviluppo nei bambini di comportamenti difensivi, che porta a uno pseudo-adattamento e a una “falsificazione” degli affetti più autentici, che diventano incomunicabili dal bambino all’adulto. Se di fronte alla possibilità di morte di un bambino l’adulto è troppo angosciato o congelato, difficilmente sarà in grado di accostarsi a quel bambino. Questo . un grave problema, perché l’identità dell’uno, il bambino sofferente, può esistere solo se sostenuta dall’identità dell’altro, l’adulto che accoglie la persona con i suoi vissuti.

Work with seriously ill children is for the operators a source of anxiety, an emotional condition that triggers unconscious psychological defense mechanisms. The massive and continued use of such mechanisms helps the operator to cope better with the negative affects, but, at the same time, it can adversely affect the communication with the patient (communication=making someone being able to share a mental content). At this possible side effect there is another equally serious: the development of defensive behaviors in children. This “side effect” can lead to a pseudo-adaptation and a “ falsification” of the most authentic affections, and this can make a child unable to communicate with an adult. If,in facing the possible death of a child, the adult can be distressed or frozen, it will difficult for him/her to be able to get close to that child. This is a serious problem, because the identity of one, the suffering child, can exist only if supported by the identity of the other, the adult, who receives the person with his life experiences.


Quaderni acp – 2016; 23(4)

Bimestrale di informazione politico culturale e ausili didattici dell'Associazione Culturale Pediatri

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ISSN: 2039-1374

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