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Terra dei fuochi. Nuovo report dell’Iss. Mortalità e ospedalizzaione per cancro sopra la norma in 55 Comuni di Napoli e Caserta

  • 03 Feb 2016 alle 18:23:03
Ottimo il report dei dati, però l'ISS fra le misure da adottare prevede solo il miglioramento degli accessi alle cure, non si parla di ridurre l'impatto ambientale, non sarebbe fra i suoi compiti almeno segnalarlo? Le patologie oncologiche sono molteplici, dalla mammella all'apparato urinario. Ma c'è maggiore frequenza anche per il cancro al fegato, allo stomaco, al pancreas, al polmone, alla laringe, al sistema linfatico. E la colpa ormai acclarata è riconducibile all’esposizione a “un insieme di inquinanti ambientali”, emessi o rilasciati da “siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e/o combustione incontrollata si rifiuti pericolosi e solidi urbani”. IL RAPPORTO. 11 GEN - [QuotidianoSanità] “Il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 Comuni che la Legge 6/2014 definisce come Terra dei Fuochi è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e dell’ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani”. Queste le conclusioni dell’ultimo Rapporto dell’Istituto superiore di sanità su mortalità, ospedalizzazione e incidenza tumorale nei Comuni della Terra dei Fuochi in Campania appena pubblicato. Le analisi sono state condotte a livello aggregato per i pool dei Comuni dell’area della Terra dei Fuochi afferenti alla Provincia di Napoli e a quella di Caserta, e a livello disaggregato per i singoli Comuni. I tumori dell’apparato urinario risultano in eccesso nei Comuni della Provincia di Napoli in entrambi i generi, con un maggiore contributo ascrivibile al tumore della vescica; la mortalità e le ospedalizzazioni per quest’ultima patologia risultano in eccesso anche tra gli uomini dei Comuni della Provincia di Caserta. I tumori maligni del tessuto linfoematopoietico nel loro complesso presentano un eccesso per quanto riguarda l’incidenza nelle donne della Provincia di Napoli, mentre sono in linea con il dato atteso per tutti gli altri esiti considerati in entrambi i generi sia nella Provincia di Napoli che nella Provincia di Caserta. In particolare, le leucemie non hanno mostrato eccessi nella Provincia di Napoli, dove è risultato in eccesso il linfoma non Hodgkin (entrambi i generi negli esiti considerati, tranne la mortalità fra gli uomini). In Provincia di Caserta le leucemie sono risultate in eccesso tra i soli uomini (mortalità e ospedalizzazione) e il linfoma non Hodgkin nella sola mortalità fra le donne. I tumori più frequenti. Il gruppo di patologie per le quali sussiste un eccesso di rischio in entrambi i generi per tutti i 3 gli indicatori utilizzati (incidenza tumorale, mortalità, ricoveri), disponibili per la sola Provincia di Napoli, è costituito da: tumore maligno dello stomaco, tumore maligno del fegato, tumore maligno del polmone, tumore maligno della vescica, tumore maligno del pancreas (tranne che nell’incidenza fra le donne), tumore maligno della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), tumore maligno del rene (tranne che nell’incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin (tranne che nella mortalità fra gli uomini). Il tumore della mammella è in eccesso in tutti i 3 indicatori. In Provincia di Caserta eccessi in entrambi i generi per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri) riguardano i tumori maligni dello stomaco e del fegato; i tumori del polmone, della vescica e della laringe e le leucemie risultano in eccesso tra i soli uomini (mortalità e ricoveri); tra le sole donne sono in eccesso la mortalità e le ospedalizzazioni per infarto miocardico acuto. Dati preoccupanti anche per i bambini e gli adolescenti. Nel primo anno di vita, si registra un eccesso di bambini ricoverati per tumori (97 osservati, SHR=151; IC90% 128-179), al quale corrisponde un eccesso nell’incidenza (22 osservati, SIR=115; IC90% 78-164). Si osserva anche un eccesso di bambini ricoverati per leucemie (24 osservati SHR=145; IC90% 104-202), non riscontrabile come dato di incidenza SIR<100). Sempre nel primo anno di vita, si osserva un eccesso di incidenza per i tumori dell’SNC, basato su 7 casi, SIR=228 (IC90% 107-428)> (3 casi, SIR<100). Sempre nel primo anno di vita, si>˂100). Sempre nel primo anno di vita, si osserva un eccesso di incidenza per i tumori del SNC, basato su 7 casi, SIR=228 (IC90% 107-428) Per quanto riguarda l’età pediatrica (0-14 anni), lo studio evidenzia un eccesso di incidenza per i tumori dell’SNC, basato su 43 osservati, SIR=142 (IC90% 108-183), che trova riscontro in un eccesso di bambini ricoverati per la stessa causa (113 ricoverati, SHR=117; IC90% 100-137) Estendendo le analisi all’età adolescenziale (0-19 anni), permangono gli eccessi osservati in età pediatrica per i tumori dell’SNC sia come incidenza (51 osservati, SIR=129; IC90% 101- 163) che come numero di ricoverati (138 osservati, SHR=119; IC90% 103-137). Non si registrano eccessi sull’insieme dei Comuni indagati per mortalità o ricoveri per tutte le cause, per le condizioni morbose di origine perinatale, per le malattie respiratorie acute e per l’asma. Si segnala un eccesso dell’incidenza di tutti i tumori sia nella classe di età 0-14 anni che in quella 0-19 anni. Le raccomandazione dell’Iss. Per la prevenzione nell’infanzia, va tutelata la salute materno-infantile già nel periodo prenatale, perseguendo l’obiettivo di garantire alle donne in pre-gravidanza la somministrazione di acido folico, secondo le più recenti raccomandazioni, e in particolare alle donne in gravidanza un ambiente sicuro e l’implementazione delle linee guida Rapporti ISTISAN 15/27 20 sulla gravidanza fisiologica. I bambini e gli adolescenti devono essere oggetto di tutela rispetto ai rischi ambientali per la salute, accertati o sospettati, sulla base di un approccio precauzionale. Al tempo stesso – si legge ancora nel rapporto - è opportuno individuare percorsi di rapido accesso ai servizi sanitari e prevedere l’ottimizzazione delle procedure diagnostiche e terapeutiche per l’infanzia. Per gli adulti è da perseguire il consolidamento dei programmi di screening definiti dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), l’adozione su larga scala da parte dei Medici di Medicina Generale della carta del rischio cardiovascolare messa a punto nell’ambito del progetto Cuore (https://www.cuore.iss.it/valutazione/carte.asp) per la prevenzione dell’infarto acuto del miocardio, e, per le altre patologie per cui si sono rilevati segnali di criticità, definire (o potenziare) il Percorso Diagnostico-Terapeutico Assistenziale (PDTA) e le modalità di presa in carico del paziente, vincolando l’intero percorso organizzativo all’esplicitazione di indicatori di processo e di esito. Una considerazione finale – sottolinea l’Iss - riguarda la necessità che i risultati delle indagini sullo stato di salute dei residenti nel SIN e gli interventi di prevenzione e di promozione della salute, e di risanamento ambientale, devono essere oggetto di processi di informazione e comunicazione, obiettivi e trasparenti, al fine di stabilire un clima di fiducia fra cittadini e istituzioni. Glossario: OSS: casi osservati; SIR: Standardized Incidence Ratio; SMR: Standardized Mortality Ratio; SHR: Standardized Hospitalization Ratio; ID: Indice di Deprivazione; IC: Intervallo di Confidenza 11 gennaio 2016 © Riproduzione riservata
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spacer Il Rapporto dell'Iss su mortalità, ospedalità e incidenza tumorale nella Terra dei Fuochi
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