Anno. 2024, Volume. 31, N. 2, Pag. 67-69

Acqua da bere in pediatria. Ci sono acque migliori e peggiori?

Federica Meli
Specializzanda della Scuola di Pediatria dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

Vuoi citare questo articolo? DOI: 10.53141/QACP.2024.67-69

Una corretta idratazione quotidiana è fondamentale nel bambino, che, soprattutto sotto l’anno di età, è a maggior rischio di disidratazione per diversi fattori, tra cui la diversa composizione corporea rispetto all’adulto, il turnover dell’acqua più rapido e la minore capacità di concentrare le urine. Nel nostro Paese la maggior parte delle acque, potabili o in bottiglia, sono oligominerali (con un residuo fisso tra i 50 e i 500 mg/l) a composizione carbonato-calcica. Nel caso del lattante alcuni parametri, come la sicurezza microbiologica, possono aiutare a fare una scelta più consapevole dell’acqua da utilizzare. Sotto i 6 mesi, infatti, la scarsa capacità di concentrare i soluti nelle urine, rende più idonee le acque minimamente mineralizzate o oligominerali. Inoltre, per il rischio di metaemoglobinemia, la concentrazione di nitrati non dev’essere maggiore di 10 mg/l. Infine, i fluoruri, utili per la salute dentale se sotto 1 mg/l, possono essere tossici a concentrazioni più alte. 


Proper daily hydration is important in adults, but even more so in paediatrics. In fact, while in the adolescent and adult the water requirement is about 40 ml/kg, in the infant this value reaches 150 ml/kg. Children, especially under one year of age, are at greater risk of dehydration; a number of factors contribute to this disadvantage, including their different body composition (75% water VS 50-60% in adults), faster water turnover, and lower ability to concentrate urine. In our country, most of the water available, whether drinkable or bottled, is oligomineral (with a fixed residue between 50 and 500 mg/l) with a carbonate-calcic composition; exceptions are those from central Italy, usually richer in sodium and magnesium and with a high fixed residue, due to the volcanic soil from which they originate. So which water to choose? There are no better or worse waters, but in the case of infants, certain parameters, primarily microbiological safety, could help us make a more reasoned choice. Under 6 months, in fact, the poor capacity to handle solutes and concentrate solutes in the urine means that minimally mineralised or oligo-mineralised waters are more suitable. The concentration of nitrates must also be assessed, which must not be greater than 10 mg/l to avoid risking methaemoglobinaemia, and finally fluorides, which are useful for dental health if below 1 mg/l, but potentially toxic if at higher concentrations.


Quaderni acp - 2024; 31(2)

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