Il lavoro del pediatra richiede una comunicazione attiva con i bambini e i ragazzi, che hanno il diritto di esprimere il loro punto di vista sulla propria salute. Tuttavia, molti pazienti pediatrici incontrano barriere che ostacolano il loro ascolto. In questo studio si mostra come l’uso di mediatori efficaci, come una scheda dove raccogliere le domande, possa aiutare il bambino a esprimere i propri quesiti. Sono stati selezionati e suddivisi in due gruppi 174 pazienti: uno aveva la possibilità di porre domande oralmente, mentre l’altro le scriveva su una scheda. È emerso che il 69% dei bambini e ragazzi del secondo gruppo ha posto domande, rispetto al 50% del gruppo “orale”. La maggior parte delle domande (40,23%) riguardava aspetti legati allo sviluppo o al funzionamento fisiologico, mentre l’8,62% era incentrato su questioni emotive o sociali. Si può concludere che l’utilizzo di adeguati strumenti possa favorire l’espressione di pensieri e timori da parte dei giovani pazienti.
The work of a pediatrician requires active communication with children and adolescents, who have the right to express their point of view on their own health. However, many pediatric patients encounter barriers that hinder their ability to be heard. This study shows how the use of effective mediators, such as a paper form to collect questions, can help children express their own concerns. 174 patients were selected and divided into two groups: one had the opportunity to ask questions orally, while the other wrote them on a card. It emerged that 69% of the children and adolescents in the second group asked questions, compared to 50% in the “oral” group. The majority of the questions (40.23%) were related to aspects of development or physiological functioning, while 8.62% focused on emotional or social issues. It can be concluded that the use of appropriate tools can facilitate the expression of thoughts and fears by young patients.