Anno. 2024, Volume. 30, N. 4, Pag. am.1

L’iceberg della celiachia non si è ancora sciolto e ripropone un vecchio quesito: screening o case-finding?

Enrico Valletta, Martina Fornaro
Enrico Valletta1, Martina Fornaro2 - 1. U.O. Pediatria, Ospedale G.B. Morgagni – L. Pierantoni, AUSL Romagna, Forlì 2. U.O.C. Pediatria e Neonatologia, Ospedale Generale Provinciale di Macerata, AST Macerata

Vuoi citare questo articolo? DOI: 10.53141/PEQACP.2024.4.am1

Nonostante le diagnosi di celiachia siano in continua crescita, sia nella popolazione pediatrica che in quella adulta, la parte sommersa del cosiddetto “iceberg” è ancora molto rilevante. Su come portare alla diagnosi chi ancora non sa di essere intollerante al glutine, il dibattito tra i sostenitori dell’ approccio per case-finding e i sostenitori dello screening universale resta tuttora molto aperto. Un recente studio multicentrico italiano, partendo dalla determinazione degli HLA-DQ2/-DQ8, ripropone il tema dello screening in una popolazione infantile in età scolastica. È un passo in avanti, anche se molti aspetti di questo problema restano ancora in attesa di definizione.


Pagine El. di Qacp - 2023; 30(4)

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