Maltrattamento e trascuratezza sui bambini rappresentano ancora oggi un problema di primo piano nel settore della sanità pubblica mondiale. Il fatto che gran parte delle lesioni si riscontri proprio nella regione del volto, in particolare a carico di denti e cavo orale, pone gli odontoiatri in una posizione privilegiata per il riconoscimento di eventuali maltrattamenti sui bambini e/o condizioni di trascuratezza. Accanto al pediatra, che vedendo regolarmente il bambino nel suo percorso di crescita ha l’opportunità di riconoscere le situazioni familiari a maggior rischio e di intraprendere un’opera di sostegno alla famiglia, l’odontoiatra svolge un’importante funzione di supporto diagnostico, disponendo di una competenza specifica per il riconoscimento di lesioni non accidentali e di condizioni di incuria a frequente localizzazione oro-facciale. Come indicato nelle linee guida del Ministero della Salute per la gestione dei traumi dentali, ®® auspicabile che, in un futuro prossimo, si provveda alla promozione di standardizzate strategie d’intervento multidisciplinare, all’interno delle quali entrambe le professionalità, consapevoli dei rispettivi ruoli di sentinella per la tutela dei bambini vittime di abusi, possano collaborare attivamente alla definizione di protocolli di rilevamento e segnalazione.
Child maltreatment and neglect are still a major public health problem worldwide. Dentists are in a privileged position to recognize any childabuse and/or neglect because most of the lesions are found precisely in the facial area, involving teeth and oral cavity. Next to the pediatrician, who regularly examines the child as he grows up and occupies a privileged position in recognizing family situations at greater risk and in supporting the family, the dentist has an important diagnostic support function, having a specific competence for the recognition of non-accidental injuries and neglect with oro-facial localization. As indicated in the Ministry of Health’s guidelines for the management of dental trauma, it is desirable that, in the near future, standardized multidisciplinary intervention strategies be promoted, within which both professions, aware of their respective sentinel roles in protecting abused children, can actively collaborate in establishing detection and reporting protocols.