Introduzione: non esistono in letteratura molte pubblicazioni sulla storia clinica e la contagiosità dei casi pediatrici di Covid-19 non ospedalizzati. Per tale motivo abbiamo effettuato uno studio osservazionale nel setting della pediatria di famiglia italiana tra ottobre 2020 e marzo 2021. Materiali e metodi: si tratta di uno studio osservazionale che ha arruolato: pazienti affetti da Covid-19; pazienti con sintomatologia sospetta ma con tampone negativo; contatti stretti di casi di Covid-19. Il follow-up dei pazienti arruolati è stato di 28 giorni per i casi con diagnosi confermata, di 14 giorni per gli altri soggetti. Risultati principali: sono stati arruolati 1947 pazienti di età inferiore a 14 anni: 465 con diagnosi di Covid-19; 549 soggetti con sintomatologia compatibile ma con tampone negativo; 933 contatti stretti di Covid-19. 130 soggetti con Covid-19 erano asintomatici al momento della diagnosi. Nei bambini di età inferiore a 3 anni il sintomo più frequente è stato la rinite (41%), seguito da febbre (38%) e tosse (31%). In quelli di età compresa tra 3 e 14 anni il sintomo più frequente è stato la cefalea (30% dei casi) seguito da rinite (23%), astenia (18%), febbre (16%), tosse (11%). Nessun sintomo considerato singolarmente è risultato in grado di far sospettare o escludere una diagnosi di malattia. L’analisi di regressione logistica multipla ha permesso di costruire uno score in grado di far sospettare la malattia nei bambini di età superiore a 2 anni, in base a: febbre, rash, rinite, cefalea, astenia. Conclusioni: Lo studio ha confrontato soggetti con infezione da SARS-CoV-2 con soggetti non affetti ma con sintomatologia simile e ha confermato come sia impossibile in età pediatrica distinguere clinicamente il Covid-19 dalle altre patologie respiratorie. Lo score da noi calcolato, potenzialmente utile e valido per il periodo in cui si è svolto lo studio, non potrebbe essere applicato in altre situazioni epidemiologiche.
Introduction: Very few studies have been published on the clinical history and contagiousness of not hospitalized Covid-19 pediatric patients. Therefore, to get deeper in this topic, between October 2020 and March 2021, we carried out an observational study in the pediatric primary care setting in Italy. Methods: The study enrolled patients with Covid-19 disease (cases); patients with suspicious symptoms but negative swab; close contacts of Covid-19 cases. The follow-up was 28 days for patients with Covid-19 disease, 14 days for the other subjects enrolled. Results: 1947 patients aged 0-13 were enrolled: 465 with Covid-19 disease; 549 with suspicious symptoms but negative swab; 933 close contacts of Covid-19 cases. 130 subjects with Covid-19 were asymptomatic at the time of diagnosis. Among the others, in children aged 0-2 the most frequent symptom was rhinitis (41%) followed by fever (38%) and cough (31%). In children aged 3-13 the most frequent symptom was headache (30%) followed by rhinitis (23%), asthenia (18%), fever (16%), cough (11%). No symptoms alone were sufficient to induce or rule out the suspicion of the Covid-19 disease diagnosis. A multiple logistic regression analysis, conducted for the purpose, allowed to build a score capable of inducing disease suspicion in patients older than 2 years of age, based on: fever, rash, rhinitis, headache and asthenia. Conclusions: This study compared subjects with SARS-CoV-2 infection with unaffected subjects with similar symptoms and confirmed that it is impossible to clinically distinguish Covid-19 from other similar respiratory diseases in pediatric age. The obtained score, potentially useful and valid during the study period, could not be applied in other epidemiological scenarios.