Anno. 2021, Volume. 28, N. 5, Pag. am.1

Test rapido per patogeni respiratori e prescrizione di antibiotici in Pronto Soccorso nel bambino con patologia respiratoria acuta

Daniele De Brasi


Vuoi citare questo articolo? DOI: 10.53141/PEQACP.2021.5.am1

A fronte di un elevata prescrizione di antibiotici in Pronto Soccorso (PS) per i bambini con malattia respiratoria acuta, alcuni studi riportano viceversa una riduzione del loro utilizzo nei pazienti ricoverati dopo il test rapido per patogeni respiratori (RRP). Obiettivo dello studio è stato quello di determinare se l’utilizzo degli RRP porti ad un decremento della prescrizione di antibiotici nei bambini con malattia simil-influenzale (ILI) visitati in PS. Sono stati reclutati pazienti 1-18 anni con accesso al PS nel periodo dicembre 2018 – marzo 2019 in uno studio randomizzato caso-controllo. I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi, un gruppo di intervento ed uno di controllo (risultato test non noto). È stata quindi condotta un’ analisi “intention-to-treat” (ITT) e ITT modificata (in cui il clinico conosceva il risultato). L’ outcome principale era la prescrizione di antibiotici, mentre outcomes secondari erano prescrizione di antivirali, permanenza nel PS, ricovero ospedaliero, e controlli clinici ricorrenti. Di 931 visite al PS, un totale di 795 test RRP sono risultati positivi (85%). Nel gruppo di intervento ITT, i bambini hanno ricevuto più frequentemente antibiotici, senza differenze in prescrizione di antivirali, visite mediche successive, e ospedalizzazione. Viceversa, nel gruppo ITT modificato, i bambini con esito del test noto hanno ricevuto più antivirali e sono stati più ospedalizzati, mentre non è risultata una differenza significativa nella prescrizione di antibiotici. In conclusione, lo studio dimostra che l’ utilizzo di test RRP nel PS in bambini con sintomatologia ILI non ha ridotto la prescrizione di antibiotici, e che in generale esiste un ruolo limitato nell’utilizzo del test RRP in questo setting. 


Rapid respiratory pathogen testing and antibiotic prescribing in ED in children with acute respiratory illness
There is high usage of antibiotics in the emergency department (ED) for children with acute respiratory illnesses. Studies have reported decreased antibiotic use among inpatients with rapid respiratory pathogen (RRP) testing. The present study aims to determine whether ED RRP testing leads to decreased antibiotic use and health care use among children with influenza-like illness (ILI) in an ED. A randomized clinical trial among children aged 1 to 18 years presenting to an ED with ILI from December 2018 to November 2019 was conducted. Patients were randomized in an intervention group or a control group (results not given, routine clinical care). Intention-to-treat analyses and modified intention-to-treat (clinician knows results) analyses were conducted. Primary outcome was antibiotic prescribing whereas influenza antiviral prescribing, ED length of stay, hospital admission, and recurrent health care visits were the secondary outcomes. Among 931 ED visits, a total of 795 RRP test results (85%) were positive. In the intention-to-treat intervention group, children were more likely to receive antibiotics, with no significant differences in antiviral prescribing, medical visits, and hospitalization. In inverse propensity-weighted modified intention-to-treat analyses, children with test results known were more likely to receive antivirals and be hospitalized; there was no significant difference in antibiotic prescribing. The use of RRP testing in the ED for ILI did not decrease antibiotic prescribing in this randomized clinical trial. There is a limited role for RRP pathogen testing in children in this setting.

Pagine Elettroniche di Qacp - 2021; 28(5)

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