Anno. 2020, Volume. 27, N. 3, Pag. 131-135

Genetica e nutrizione

Daniele De Brasi
UOC di Pediatria e ambulatorio di genetica medica, AORN Santobono-Pausilipon, Napoli

L’alimentazione svolge un ruolo preponderante e chiaramente riconoscibile nel benessere dell’essere umano e le interazioni tra nutrizione e genetica sono note da molto tempo. Al giorno d’oggi non solo è noto come l’alimentazione influisca sullo sviluppo di numerose patologie dell’uomo, dalle malattie cardiovascolari, al diabete, al cancro, ma, grazie alle nuove conoscenze e alle nuove tecnologie nell’ambito biomedico, si iniziano a conoscere anche le basi molecolari dell’interazione tra geni e dieta. In tale ambito, già da diversi anni, sono nati alcuni nuovi campi di studio, la “nutrigenetica” e la “nutrigenomica”, che hanno provveduto a chiarire, con approccio diverso, il rapporto tra alimentazione e geni, a cui si è recentemente aggiunta l’“epigenomica nutrizionale”, che, assieme alla nutrigenetica e alla nutrigenomica, costituisce le “scienze genomiche nutrizionali”. Mentre la nutrigenetica studia il modo in cui ognuno di noi reagisce agli stimoli provenienti dalle molecole presenti nei diversi alimenti, la nutrigenomica studia quanto e come il DNA è influenzato da quello che mangiamo. L’epigenetica nutrizionale studia infine le interazioni tra i componenti della dieta e le modifiche dell’espressione genica che avvengono senza modifiche della sequenza del DNA. Molta conoscenza è in progressivo sviluppo in questi ambiti e sempre meglio si iniziano a conoscere i meccanismi con cui l’interazione geni-alimenti riesca a determinare stati di malattia sia nel bambino che nell’adulto, spiegando talora meccanismi sottostanti a osservazioni cliniche già note. L’auspicio è che da tutto ciò possano scaturire una serie di interventi di prevenzione e di cura atti a controllare le condizioni cliniche determinate dalla cattiva interazione geni-alimenti, soprattutto mediante la modifica di comportamenti alimentari in alcuni momenti fondamentali della vita dell’individuo, come ad esempio nei primi mille giorni.

Nutrition plays a dominant and clearly recognizable role in human well-being. Furthermore, interactions between nutrition and genetics have been known for a long time. Nowadays it is not only known that nutrition influences the development of many human diseases, e.g. cardiovascular diseases, diabetes, cancer, but, through new knowledge and new technologies in the biomedical field, we begin to know the molecular basis of the interaction between genes and diet. In this area, for some years now, new fields as “nutrigenetics” and “nutrigenomics” have clarified, with a different approach, the relationship between nutrition and genes. Recently, a new area of study, “nutritional epigenomics” has been added, which, together with nutrigenetics and nutrigenomics constitute the so called “nutritional genomics”. Whereas nutrigenetics studies how everyone reacts to stimuli from molecules present in different foods, nutrigenomics studies how and how much DNA is affected by what we eat. Finally, nutritional epigenomics studies the interactions between diet components and changes in gene expression that occur without changes in the DNA sequence. More knowledge is developing in these areas and we are beginning to understand the mechanism through which the interaction between genes and food are able to determine diseases both in children and adults. This sometimes explains the mechanisms underlying already known clinical observations. The hope is that a series of prevention and treatment interventions could result from this knowledge, able to control clinical conditions caused by poor genes-foods interaction, especially through changing eating behaviors in specific important moments in a single individual life, such as the first thousand days.


Quaderni acp - 2020; 27(3)

Bimestrale di informazione politico culturale e ausili didattici dell'Associazione Culturale Pediatri

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