In un mondo iperconnesso, dove avremmo la possibilità di esercitare il pensiero critico grazie al libero accesso a fonti di informazione tra loro alternative, siamo schiavi del pregiudizio di conferma che ci induce a selezionare i dati disponibili, in virtù della loro aderenza ai nostri modelli di pensiero. È questo il punto di partenza per la formazione delle echo chambers - o camere dell’eco - ossia spazi virtuali in cui l’informazione circola e si rinforza ormai svincolata da qualunque valutazione sull’attendibilità della fonte e dove le posizioni contrarie vengono censurate. L’Autore si propone, attraverso il disvelamento di alcuni errori insiti nell’esercizio del ragionamento, di indicare un approccio teorico al miglioramento del rapporto tra schieramenti in disaccordo sul versante delle pratiche vaccinali.
In a hyperconnected world where we would, potentially, have the possibility to use critical thinking in virtue of the free access to different information sources, we are subject to the confirmation bias, which leads us to select available data only if they are consistent with our thinking models. This is exactly the starting point for the development of the echo chambers, namely virtual spaces in which information circulates and is reinforced, with no space available for the assessment of the reliability of the source and in which opposing arguments are censured. Here the Author, through the detection of some mistakes inherent in the thought process, intends to propose a theoretical approach aimed at improving the relationship between the opposing sides in the field of vaccination practices.