L’obiettivo di questo studio è quello di confrontare le abilità assertive e responsive di 83 bambini con lento sviluppo del linguaggio (LT, late talker) con i dati normativi dello strumento Le Abilità Socio-Conversazionali del Bambino (ASCB: Bonifacio, Girolametto, Montico, 2013). Metodi: i LT, selezionati con un protocollo clinico per escludere deficit neurologici, neurosensoriali, cognitivi, relazionali e con linguaggio ricettivo nella norma, producevano meno di 50 parole. Risultati: 1) il 79.5% dei LT registra punteggi bassi nell’assertività e una differenza significativa rispetto ai coetanei con sviluppo tipico; 2) nelle abilità responsive invece non emergono differenze significative tra i due gruppi; 3) nessuna delle misure demografiche (per es. l’educazione materna) correla con le misure di assertività e responsività. Conclusioni: i risultati suggeriscono che un’indagine delle abilità pragmatiche nei late talker può rivelare importanti aree di debolezza nell’uso della comunicazione sociale.
The aim of this study was to compare the assertiveness and responsiveness skills of 83 Italianspeaking late talkers, ranging in age from 24 to 36 months, with normative data from Le Abilit. Socio-Conversazionali del Bambino (ASCB: Bonifacio, Girolametto, Montico, 2013). Methods: the children were selected from a clinical sample and excluded neurological, sensory, cognitive, social-emotional difficulties. The children used fewer than 50 words and had normal comprehension skills. Results: 1) there was a significant difference between the late talkers and their typical peers in terms of assertiveness skills. Overall, 79.5% of the late talkers displayed low ratings in the use of this skill; 2) there was no significant difference between the two groups for responsiveness skills; 3) none of the demographic measures (e.g., maternal education) were correlated with assertiveness or responsiveness measures. Conclusion: the results of this study suggest that evaluating late talkers for pragmatic skills may reveal important weaknesses in their social communication.