Bimbo morto per morbillo. Il Primario: “Non è stato contagiato dai fratelli ma dall'epidemia”
- 04 Lug 2017 alle 09:49:33
Si è perso il valore personale e sociale delle Vaccinazioni e chi ne fa le spese sono sempre i più deboli. Le istituzioni e la classe medica hanno il dovere di rimettere a posto le cose.
A spiegarlo al Corriere della Sera è Andrea Biondi, alla guida della clinica pediatrica dell’Università Bicocca, con sede proprio al San Gerardo di Monza. "Il piccolo si è ammalato perché è venuta meno l’immunità di gregge. È un effetto dell’epidemia di morbillo in corso in Italia e in Lombardia".
24 GIU - [Quotidiano Sanità] "Il piccolo si è ammalato perché è venuta meno l’immunità di gregge. E se viene meno, le persone e i bambini più deboli possono pagare un prezzo più alto". Così i medici tornano sul caso della morte del bambino che era ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza, ribadendo l’importanza della vaccinazione per tutti, anche a tutela dei soggetti deboli che non possono immunizzarsi.
Andrea Biondi, alla guida della clinica pediatrica dell’Università Bicocca, con sede proprio al San Gerardo di Monza, sottolinea al Corriere della Sera: "Il contagio del bambino è un effetto dell’epidemia di morbillo in corso in Italia e in Lombardia". Solo l’immunità di gregge, ovvero la copertura del 95 per cento della popolazione, lo avrebbe tutelato.
"Non scarichiamo, quindi, la colpa sui fratellini del piccolo", aggiunge il primario al Corriere della Sera, facendo riferimento alle prime notizie in base alle quali sembrava che il contagio del bambino fosse avvenuto proprio tramite loro. Tesi che i medici accantonano: "È responsabilità di tutta la comunità. I fratellini - ha sottolineato Biondi -, hanno avuto il morbillo in un secondo momento".
24 giugno 2017
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