Tumori, nuovi farmaci contro il linfoma di Hodgkin
- 12 Nov 2015 alle 11:41:46
Lo studio del Cro Aviano Int Milano e della clinica Humanitas è stato pubblicato sul Journal of Pathology.
23/10/2015 11:39 Redazione DottNet
Il linfoma di Hodgkin refrattario alla terapia convenzionale può essere trattato con nuovi farmaci mirati verso bersagli presenti nel microambiente tumorale. I dati sono stati pubblicati da ricercatori del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dell'Istituto Humanitas di Rozzano - Milano sulla rivista internazionale Journal of Pathology, che ha selezionato l'articolo per la sua copertina.
Il linfoma di Hodgkin, che rappresenta circa il 10% di tutti i linfomi, è il tumore più comune negli adolescenti e nei giovani adulti. Il suo primo picco di incidenza viene osservato in pazienti di età tra 15 e 35 anni, il secondo negli anziani. Le cellule tumorali, chiamate di Reed-Sternberg, sono cellule multinucleate che, isolate e sparse, risiedono in un microambiente infiammatorio.
L'80% dei pazienti guarisce con trattamento chemio-radioterapico standard. I restanti dimostrano refrattarietà alla terapia o recidivano. In questi pazienti, la chemioterapia ad alte dosi e il trapianto di cellule staminali autologhe sono diventati lo standard di cura, portando a risposte durature in circa il 50% dei pazienti tardo-recidivanti e in una minoranza di pazienti refrattari. Per quelli che non guariscono con trapianto di cellule staminali autologhe, varie opzioni terapeutiche sono attualmente disponibili, nuovi approcci terapeutici possono abbattere la chemio-refrattarietà, per esempio mediante l'utilizzo dell'anticorpo monoclonale anti-CD30 - Brentuximab Vedotin, dell'anticorpo monoclonale anti-recettore di PD1 - Nivolumab e dell'agente alchilante Bendamustine, capaci di targhettare cellule di Reed-Sternberg insieme a cellule reattive del background.
La prossima tappa consisterà nel selezionare prima della terapia il gruppo di pazienti in cui il linfoma di Hodgkin sarà chemio-refrattario, al fine di impiegare precocemente le strategie terapeutiche innovative.