EXPO 2015, Lettera aperta a Carlo Petrini e a Slow Food
- 09 Mar 2015 alle 16:33:37
Caro Petrini,
Le scrive la CIANB, neonata “Coalizione italiana per l’alimentazione dei neonati e dei bambini”, fondata da 10 associazioni che si sono impegnate a promuovere e a monitorare azioni finalizzate a migliorare l’alimentazione dei bambini attraverso informazioni e formazione basate sulle evidenze scientifiche e indipendenti da interessi commerciali, attraverso il sostegno alle madri e alle famiglie e l’applicazione delle misure di protezione di una sana alimentazione, fin da piccoli.
I nostri sforzi sono rivolti soprattutto a proteggere il latte materno dal marketing delle multinazionali del baby food, che hanno ovviamente lo scopo di mantenere o aumentare i loro profitti. Noi pensiamo invece che il latte materno sia un bene comune da salvaguardare. È il primo cibo buono, giusto e pulito con cui l’essere umano entra in contatto quando viene al mondo, ed è anche l’unico cibo del pianeta a millimetri zero. Dato che Slow Food partecipa a Expo 2015, e avendole sentito dire che “i protagonisti dell’evento dovranno essere i produttori del nostro cibo quotidiano”, vorremmo chiederle due cose.

- Le saremmo molto grati e grate se nei suoi discorsi o nei suoi scritti dedicati a Expo 2015, e magari anche nelle attività e nei materiali che Slow Food organizzerà e distribuirà durante l’evento, si sottolineasse il fatto che l’allattamento deve essere protetto dalla pressione commerciale dei produttori di latte artificiale. Come? Facendo sì che tutti, produttori, distributori, operatori e servizi sanitari, rispettino il Codice Internazionale OMS/UNICEF sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno. E facendo sì che la legislazione europea ed italiana in materia si adegui quanto prima allo stesso.
- Le chiederemmo anche di denunciare i danni che i produttori di latte artificiali, alcuni dei quali saranno sicuramente presenti a Expo 2015, causano alle famiglie e ai bambini di tutto il mondo. OMS e UNICEF stimano in circa 800.000 i minori di 5 anni che muoiono ogni anno per mancato o inadeguato allattamento, in gran parte dovuto alla scelta, indotta dalla pubblicità, di usare latte artificiale.