AdV 2012-N10
- 01 Ott 2012 alle 17:29:33
Autoscatto di Franco Panizon Libero adattamento del gioco di Proust a cura di Costantino Panza e Maria Francesca Siracusano Franco Panison Il tratto del tuo carattere che più apprezzi: La fedeltà Il tratto del tuo carattere che gli altri apprezzano: La fiducia (negli altri) La qualità che vorresti avere: Un po’ di fede La città in cui vorresti vivere: Trieste La materia di studio preferita: Storia dell’arte Se non avessi fatto il medico… Guai La rivista scientifica preferita: Non più, non più. Ma sarebbe stata Lancet Il tempo che dedichi allo studio: Ahaha L’argomento che più ti appassiona: Sempre l’arte (pittura, pittura) Il quadro che hai appeso davanti alla scrivania: Una stampa del 1915; Cavalli da tiro E quello che vorresti avere: Il riposo nella fuga in Egitto, Caravaggio Il libro più amato: “La vita semplice”, di Wiechert; roba di anteguerra Il libro che ti ha più influenzato: “L’errore di Cartesio”, di Antonio Damasio L’ultimo letto tutto d’un fiato: Philip Dick “Chissà se gli androidi…” Le poesie… Non mi appassionano. Ho letto da poco un libro di poesie in prosa, Goffredo Parise. Sillabari. Mi è piaciuto molto. Potrei aggiungere un poco di Saffo (già ce n’è poco a disposizione), un poco di Borges, un poco, anzi abbastanza, di Auden; poco poco di Dickinson; se rientra nelle regole, credo che anche Dante meriti una citazione. Il viaggio più divertente: Mi è accaduto di fare un giro del mondo; non credo che potrò dimenticarlo. San Francisco, Haiti, Moorea, Pasqua, Perù, Cuzco, Macchu Picchu, un po’ di Foresta Amazzonica; per turisti ma pazienza. E quello che vorresti fare: Nessuno Il museo preferito: Uffizi Film preferiti: Blade runner, Master and commander. Pretty woman. Peter Pan e il capitano Uncino La musica che ascolti più spesso: Mozart Cosa non ti sei mai perdonato: Già ce ne ho. Non avere ascoltato abbastanza i miei figli. Inoltre, almeno un grave errore medico che mi perseguiterà fin che muoio. Cosa ti perdoni facilmente: Tante cose: un paio di bicchieri in più; qualche intemperanza verbale, molta approssimazione, spesso; un eccesso di sicurezza (che mi consente di vivere approssimativamente). Una risata di cuore: Ahaha Un sogno non ancora realizzato: Mah, se non l’ho realizzato, sarà difficile che lo possa realizzare adesso. Il tuo motto è: Tutto passa. Non so se è proprio il mio motto; ma un poco si.