Se il dolore dei bambini non conta: in ospedale non viene considerato
- 11 Apr 2012 alle 06:16:00
Nei reparti pediatrici 4 bimbi su 10 sentono dolore. Ma solo in metà dei reparti viene misurato e inserito nella cartella clinica
MILANO 4 aprile 2012 - Nei reparti pediatrici degli ospedali italiani, quattro bambini su 10 sentono dolore. Ma solo in metà delle 59 pediatrie monitorate, il dolore viene misurato e inserito nella cartella clinica. Il rimedio più diffuso è il paracetamolo (somministrato nel 34,2% dei casi), seguito dall'ibuprofene (25,2%) e dall'associazione di codeina e paracetamolo (12,6%). E' quanto emerge da una ricerca condotta dall'associazione Vivere senza dolore, da ottobre a dicembre 2011, e presentata questa mattina a Milano al Circolo della stampa. Sono stati intervistati anche 722 genitori di bambini ricoverati: il 40% non risulta coinvolto o informato dai medici sul dolore provato dal figlio. Nel 71,6% dei casi, è comunque la madre a farsi carico del problema. "L'obiettivo della nostra indagine era quello di verificare l'applicazione della legge 38 del 2010", spiega Marta Gentili, presidente di Vivere senza dolore. Una legge che prevede, tra l'altro, la misurazione del dolore, l'inserimento nella cartella clinica e la predisposizione di cure adeguate. A distanza di un mese dal primo monitoraggio, i reparti che hanno inserito nella cartella clinica dei piccoli pazienti la valutazione del dolore sono saliti all'80%.
Spesso il dolore del bambino non viene considerato. "Sono vittime di un pregiudizio secondo cui cio' che dice il bambino debba essere attraverso la lente di quello che vede e pensa l'adulto - sottolinea Franca Benini, responsabile del Centro regionale Veneto di cure palliative pediatriche dell'Universita' di Padova. Il dolore viene cosi' sottostimata. Ma i bambini ne soffrono con conseguenze gravi sulla loro vita e anche sulle cure della malattie di cui sono colpiti".
Dalla ricerca emerge anche che i pediatri chiedono piu' formazione (25%), la dotazione di algometri pediatrici (16,7%), una cartella clinica aggiornata che riporti il parametro del dolore (11,9%) e, infine, la presenza nel prontuario farmaceutico dell'ospedale dei farmaci adeguati per la cura del dolore infantile (7,1%).
Ai reparti che hanno partecipato all'indagine, sono state donate le lampade di cartapesta del progetto "Accendi un sorriso": sono state realizzate da bambini di scuole e reparti pediatrici.
(Agenzia Dire www.dire.it)Spesso il dolore del bambino non viene considerato. "Sono vittime di un pregiudizio secondo cui cio' che dice il bambino debba essere attraverso la lente di quello che vede e pensa l'adulto - sottolinea Franca Benini, responsabile del Centro regionale Veneto di cure palliative pediatriche dell'Universita' di Padova. Il dolore viene cosi' sottostimata. Ma i bambini ne soffrono con conseguenze gravi sulla loro vita e anche sulle cure della malattie di cui sono colpiti".
Dalla ricerca emerge anche che i pediatri chiedono piu' formazione (25%), la dotazione di algometri pediatrici (16,7%), una cartella clinica aggiornata che riporti il parametro del dolore (11,9%) e, infine, la presenza nel prontuario farmaceutico dell'ospedale dei farmaci adeguati per la cura del dolore infantile (7,1%).
Ai reparti che hanno partecipato all'indagine, sono state donate le lampade di cartapesta del progetto "Accendi un sorriso": sono state realizzate da bambini di scuole e reparti pediatrici.