Balduzzi, lavorare per ridurre disuguaglianze
- 17 Mar 2012 alle 05:14:00
Renato Balduzzi |
Ridurre le disuguaglianze, sostenere la povertà, garantire la portabilità del diritto alla salute su tutto il territorio e migliorare la continuità sanitaria. Quattro obiettivi che per essere realizzati richiedono interventi nei capitoli di cure primarie, politiche sociali e ambientali. Almeno, questa è la ricetta per migliorare il Ssn esposta dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel corso di un convegno a Napoli.
«La soluzione» ha spiegato Balduzzi «non deve essere più ospedale, ma un continuum tra sanità territoriale, politica sociale, ambiente, urbanistica e ordine pubblico. Occorre anche dedicare uno spazio tra i progetti obiettivi del piano sanitario nazionale per il superamento delle disuguaglianze e la povertà di alcune aree, una proposta che è già stata accolta con favore dalle Regioni incontrate di recente per il riparto dei fondi». D'altra parte, siamo arrivati a un punto in cui «non bisogna sbagliare risposta rispetto ai problemi della sanità». L'Italia «ha grandi disuguaglianze. La discussione per il 2012 deve partire proprio da dove è più marcato questo problema, che non può essere ridotto alla sola povertà di risorse». Per questo, è importante «la portabilità del diritto della salute su tutto il territorio nazionale, che significa garantire livelli di assistenza uniformi in tutto il Paese». Mentre, in questo senso, una stortura da sconfiggere, invece, è la «mobilità coatta, un problema di tipo organizzativo e che penalizza, oltre ai pazienti, le tante eccellenze che lavorano nella sanità».
«La soluzione» ha spiegato Balduzzi «non deve essere più ospedale, ma un continuum tra sanità territoriale, politica sociale, ambiente, urbanistica e ordine pubblico. Occorre anche dedicare uno spazio tra i progetti obiettivi del piano sanitario nazionale per il superamento delle disuguaglianze e la povertà di alcune aree, una proposta che è già stata accolta con favore dalle Regioni incontrate di recente per il riparto dei fondi». D'altra parte, siamo arrivati a un punto in cui «non bisogna sbagliare risposta rispetto ai problemi della sanità». L'Italia «ha grandi disuguaglianze. La discussione per il 2012 deve partire proprio da dove è più marcato questo problema, che non può essere ridotto alla sola povertà di risorse». Per questo, è importante «la portabilità del diritto della salute su tutto il territorio nazionale, che significa garantire livelli di assistenza uniformi in tutto il Paese». Mentre, in questo senso, una stortura da sconfiggere, invece, è la «mobilità coatta, un problema di tipo organizzativo e che penalizza, oltre ai pazienti, le tante eccellenze che lavorano nella sanità».