Comunicato stampa: Chiusura Neuropsichiatria Infantile di Roma
- 28 Feb 2012 alle 09:10:00
Nel 2011 muore Giovanni Bollea, il padre della Neuropsichiatria Infantile.
Con un’inquietante sincronia con la sua morte, la disciplina da lui voluta e fatta crescere in tutta Italia, corre ora il rischio di morire dal punto di vista accademico ma, ancor prima, assistenziale per la persistente carenza di organico medico specialistico e di personale.
L’Istituto di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I di Roma effettua ogni anno oltre 6000 visite ambulatoriali, day hospital per patologie neurologiche, psichiatriche e disabilità dello sviluppo e oltre 700 ricoveri l’anno, con un personale ridotto a 10 neuropsichiatri infantili e con un organico estremamente carente.
I sanitari hanno scritto lettere, proposto incontri ai referenti e responsabili regionali e aziendali, ma finora non ci sono state risposte. Considerando che anche sul territorio molti servizi pubblici sono ridotti e carenti, per analoghi problemi di tagli di budget, per i giovani che hanno patologie neurologiche, psichiatriche e disabilità dello sviluppo si profilano lunghe attese, difficoltà e rifiuti, con il conseguente aggravamento delle loro patologie e un’offerta assistenziale sempre più privata. Nel resto d'Italia non va molto meglio, se questa è la politica sanitaria del futuro, c’è da chiedersi dove è finito il riconoscimento del diritto alla salute per i nostri bambini.