Una guida per i pediatri
- 01 Ago 2011 alle 14:16:00
Giacomo Stella, Enrico Savelli, Daniela Gallo, Mauro Mancino
Dislessia evolutiva in pediatria.
Guida all’identificazione precoce
Erickson edizioni, 2010
pp. 125, euro 25
Finalmente un libro diretto esclusivamente ai pediatri con l’obiettivo di offrire le conoscenze e gli strumenti operativi per riconoscere il più precocemente possibile i bambini che sono a rischio di presentare, in età scolare, un disturbo specifico dell’apprendimento.
La ricerca scientifica degli ultimi anni ha messo in evidenza la stretta correlazione che esiste tra il disturbo specifico del linguaggio e il disturbo specifico dell’apprendimento. Vengono presentati lo sviluppo linguistico e i disturbi del linguaggio in modo da consentire al pediatra di interpretare il più precocemente possibile i segnali di sviluppo ritardato o atipico.
Soprattutto il disturbo fonologico del linguaggio predice un successivo disturbo specifico dell’apprendimento. Vengono quindi presentate le principali fasi dello sviluppo fonologico, dalla comparsa della lallazione canonica, intorno ai sei mesi, costituita dalla replicazione della sillaba piana, fino alla comparsa della sillaba complessa che avviene intorno ai 3 anni di età. Il pediatra deve porre particolare attenzione allo sviluppo del linguaggio fin dalle prime fasi al fine di inviare allo specialista, non più tardi del compimento del terzo anno di età, il bambino che presenta un ritardo del linguaggio. L’invio precoce consente l’inizio precoce della rieducazione riabilitativa (o meglio abilitativa) logopedica. Dopo un inquadramento nosografico, diagnostico e terapeutico del disturbo specifico del linguaggio e del disturbo specifico dell’apprendimento, gli Autori propongono tre test di facile somministrazione (un questionario del linguaggio per i genitori, una prova di ripetizione di parole, una prova di denominazione di colori) che possono essere utilizzati dal pediatra per verificare l’adeguatezza dello sviluppo linguistico del bambino fino a 5 anni di età.
Anche se il disturbo di letto-scrittura persiste nella maggioranza dei casi persino in età adulta, sul piano prognostico esso tende a migliorare, soprattutto se il trattamento abilitativo/riabilitativo inizia in età precoce, quando già il bambino presenta un disturbo del linguaggio.
Angelo Spataro