Può il cibo salvarci dalle malattie?
- 01 Set 2010 alle 13:05:00
Michael Pollan
In difesa del cibo
Adelphi ed. 2009
pp. 254, euro 19
Schiere di nutrizionisti da molti anni studiano i comportamenti alimentari degli ultimi cacciatori-raccoglitori per comprendere come mai queste popolazioni “primitive” (ma che primitive assolutamente non sono) non si ammalano mai di cardiopatie ischemiche, diabete, obesità e cancro, pur avendo una genetica e un’aspettativa di vita come la nostra (Ad es.: Cardiovasc Diabetol 2009(16);8:35).
La ricerca scientifica riuscirà a trovare il misterioso nutrimento tramite il quale ci potremo salvare da questa pandemia di malattie occidentali? Michael Pollan, giornalista che ha dedicato la sua vita professionale allo studio dell’alimentazione, è convinto che non esista una molecola magica che risolva i nostri problemi di salute. Anzi, dice Pollan, questa continua ricerca di fattori nutrizionali da apportare alla nostra dieta danneggia ancora di più la nostra alimentazione avvantaggiando però la scienza nutrizionista e l’industria alimentare.
L’industrializzazione dell’alimentazione occidentale, iniziata circa centocinquanta anni fa, ha portato a una rivoluzione radicale della nostra nutrizione, fatto di cui siamo poco consapevoli non solo culturalmente ma anche per le conseguenze sul nostro corpo. Pollan spiega tutto questo aiutandosi con una ricca mole di dati scientifici (ottima l’appendice bibliografica alla fine del libro) e propone alcune ricette per aiutarci ad avere un’alimentazione più salutare. Un’educazione ad alimentarsi con quei cibi che la moderna industria non riesce ancora ad adulterare.
Gli esempi che il giornalista riporta nel libro sono espressione della realtà statunitense, senz’altro più drammatica rispetto ai Paesi mediterranei. Tuttavia, anche noi tendiamo a copiare sempre più lo stile fast food d’oltreoceano. Una lettura utile per un pediatra che, al posto di dare i tradizionali consigli per il divezzamento (non più proponibili secondo l’autosvezzamento di Pier marini e Panizon), possa iniziare un colloquio con i genitori per un’alimentazione più sana per tutta la famiglia.
Sullo stesso tema, per chi è interessato c’è anche Il dilemma dell’onnivoro del lo stesso Pollan e Non c’è sull’etichetta. Quello che mangiamo senza saperlo di Felicity Lawrence. Letture molto avvincenti e che ci fanno riflettere su quello che i genitori mettono a tavola, convinti di fare il meglio per i propri figli.
Costantino Panza