ICF and the care of children and adolescents with mental retardation
Objectives, material, methods The ICF (International Classification of Function) has been used for one year in 46 children and adolescents with mental retardation. ICF has been used to obtain a profile of their physical health, social life and of the influence of different environmental factors.
Results and discussion The ICF was able to define with precision the grade of disability related to different activities and functions and was also able to point out the environmental factors that, based on parents opinions, are able to facilitate or on the contrary hinder participation to school and social activities. Compared to a traditional clinical register, very useful and precious information were obtained for rehabilitation and also for other kinds of interventions at the moment not yet evaluated as family involvement, voluntary services, health, school and social services.
Conclusions The authors conclude considering ICF a useful tool for the care of children with mental retardation and for their follow up, in order to evaluate both rehabilitation progress and all other interventions related to their social inclusion.
Obiettivi, materiali e metodi Nello studio sono stati seguiti per un anno 46 ragazzi con diagnosi di ritardo mentale. L’ICF è stato utilizzato per ottenere un profilo dello stato di salute fisica, della partecipazione alla vita sociale e dell’influenza di diversi fattori ambientali sia sulla salute che sulla vita sociale stessa.
Risultati e discussione L’ICF è stato in grado di descrivere con notevole precisione il grado di menomazione nei vari domini di attività e funzioni corporee e ha evidenziato i fattori ambientali che, secondo l’opinione dei genitori dei ragazzi, sono in grado di facilitare o, al contrario, ostacolare la loro partecipazione alla vita sociale e scolastica. In confronto con la tradizionale cartella clinica, si è ottenuta una serie di
informazioni preziose tanto per il piano riabilitativo, quanto per interventi ancora
poco valutati, quali quelli che potrebbero veder coinvolti la famiglia allargata, le
organizzazioni di volontariato, i servizi sanitari, sociali e scolastici.