H1N1: situazione di dicembre 2009
- 29 Dic 2009 alle 23:52:00
Il 18 dicembre l’OMS ci informa che il picco epidemico è superato e l’ondata è in calo in quasi tutto il mondo, tranne che nei territori dove il virus H1N1/2009 è arrivato più tardi, nel sud-est europeo e nel centro e sud asiatico, dove invece è ancora in crescita. Il numero dei decessi attribuiti al virus, al 18 dicembre, sono 10582 a livello mondiale, 1570 in Europa e 163 in Italia (il tasso di letalità stimato dal nostro Ministero è dello 0,0043 %, contro lo 0,2 % dell’influenza stagionale). In Africa i morti segnalati risultano 106. Il bilancio complessivo attuale non è quindi così drammatico come si temeva. Soprattutto per i bambini, tra i quali l’incidenza di malattia continua ad essere elevata, ma la gravità e la letalità sono risultate minori che in altre età. Dai 65 anni in su, si osserva invece il fenomeno opposto: l’incidenza è minore ma la gravità maggiore. Anche i nostri dati nazionali confermano questo fenomeno. Nelle varie aree del mondo, la diffusione del virus è avvenuta in tempi e modi diversi, provocando a volte - come in Australia - un’unica ondata, oppure due ondate consecutive come negli USA, nel Regno Unito e in Italia. Ciò sembra rispecchiare l’analisi delle pandemie a partire dal 1510, fatta dai virologi evoluzionisti Moreus e Taubenberger, che mostra grande incostanza nella comparsa di ondate successive, della loro tempistica e della maggiore o minore gravità rispetto alle precedenti. E’ quindi è impossibile fare previsioni. Non solo il comportamento dei virus influenzali è imprevedibile ma evidentemente esistono altri fattori, che non conosciamo, che interagiscono con l’andamento della sua diffusione e con il grado di severità della sua espressione.
La nota dell’OMS del 18 dicembre
Il rapporto del CDC europeo del 18 dicembre
la nota del Ministero del 13 dicembre