Psychological troubles and somatoform disorders in evolutive age. The experience of a general paediatric care unit
Somatoform symptoms are localized in the intersection within the two inseparable dimensions characterizing all human beings: psyche and soma . The absence of this integration can generate psychological or physical disorders. In their daily practice paediatricians can encounter little patients without objective symptoms but with important subjective symptoms. It can be useful in these situations to search for psychic or conflictual factors, since children often use their body as a privileged “way and place” to express their “pain”. A collaboration with a psychologist can be of help, in order to understand and treat the symptom. Through a connection between affections and meanings, a child can turn distressful emotions in thoughts and symbols, and use the energies previously imprisoned in these symptoms for his evolutive growth. The experience of a Psychology Health Service within a general paediatric care unit is reported in this paper. Over a 4 and half year period 7808 hospitalisations have been reported in the paediatric unit; 61 patients (30 boys and 31 girls) of ages between 2 months and 20 years referred to the psychological service. 10-15 years were the ages mainly represented. Somatoform symptoms for which psychological assistance was requested are reported.
I sintomi di somatizzazione si collocano nell’intersezione tra le due dimensioni che caratterizzano ogni essere umano: la psiche ed il soma, parti inscindibili, la cui non integrazione genera un disagio che si può manifestare sia a livello psichico che fisico. Nella pratica quotidiana, i pediatri possono incontrare piccoli pazienti che, pur lamentando una sintomatologia anche importante, non mostrano “alcuna obiettività organica”. In questa situazione è utile andare alla ricerca di fattori psichici o conflittuali che ne possano spiegare l’insorgenza, perché i bambini spesso utilizzano il corpo come “il luogo ed il mezzo” privilegiato per esprimere il proprio “dolore”. La collaborazione con lo psicologo può rivelarsi quindi un valido ausilio per la comprensione e la cura del sintomo: attraverso una rete di connessione tra affetti e significati, infatti, il bambino può trasformare sensazioni angosciose in pensieri e simboli e quindi utilizzare le energie, prima imprigionate nei sintomi, nella crescita evolutiva. L’articolo riferisce la esperienza di un servizio di psicologia in una unità di pediatria generale: in un periodo di 4 anni e sei mesi con 7808 ricoveri nella unità di pediatria il servizio di psicologia ha seguito 61 bambini/ragazzi, 31femmine e 30 maschi, di età tra 2 mesi e 20 anni. La fascia maggiormente rappresentata è quella compresa tra 10 e 15 anni. Vengono presentati i sintomi di somatizzazione per i quali i bambini hanno richiesto l’assistenza psicologica.