Congenital obstruction of nasolacrimal duct: what is the right time for probing?
The problem analysed in this scenario considers the opportunity and the timing of probing in a 5 month old infant with bilateral congenital obstruction of nasolacrimal duct and recurrent dacryocistytis. The paediatrician, after a traditional research of literature through books, and the consult with an expert, tries to verify the actual state of knowledge through a research on PubMed (in the Clinical Queries mask). A double study is found: a prospective randomised trial and an observational one. The very low number of recruited patients doesn’t permit definite conclusions based on evidences. The paediatrician then takes into account parent’s anxiety and doesn’t simply reassures them, but using the available knowledge and precise communicating strategies, tries to share the decision of “watchful waiting” with a possible revaluation as the only proposable solution at the moment.
Il problema analizzato in questo scenario riguarda i tempi di attesa prima di prendere in considerazione l’ipotesi del sondaggio del canale naso-lacrimale in un bambino di 5 mesi con stenosi bilaterale e dacriocistiti ricorrenti. La pediatra, dopo una ricerca tradizionale cartacea e la consultazione dello specialista, verifica lo stato attuale delle conoscenze anche con una ricerca su PubMed (nella maschera “Clinical Queries”), che le permette di reperire uno studio doppio (un trial randomizzato prospettico e uno osservazionale): i numeri molto bassi dei pazienti reclutati rendono però poco affidabile trarne evidenze conclusive. Senza minimizzare comunque la preoccupazione dei genitori né ricorrere alla semplice rassicurazione, attraverso il filtro delle conoscenze disponibili e alcune precise strategie comunicative, individua con loro la soluzione della “vigile attesa” e della rivalutazione a distanza come l’unica possibile in quel momento per il bambino.