Anno. 2024, Volume. 31, N. 5, Pag. 218-222

PFAS e salute: quali rischi per l’uomo?

Annamaria Sapuppo, Elena Uga
Gruppo ACP “Pediatri per un mondo possibile”

Vuoi citare questo articolo? DOI: 10.53141/QACP.2024.218-222

Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) sono una serie di composti chimici sintetici che si possono ritrovare nell’ambiente, potenzialmente associate a diversi effetti avversi sulla salute umana, quali cancerogenicità, immuno e genotossicità, disturbi endocrini. In corso di gravidanza, è stato inoltre evidenziato un aumentato rischio di ritardo di crescita fetale, basso peso alla nascita e parto pretermine; è stato riportato anche possibile ritardo nello sviluppo motorio e cognitivo nei bambini, con possibili effetti sulla loro capacità di apprendimento e interazione sociale. Le alterazioni metaboliche descritte negli adulti, sarebbero possibili anche nei bambini, con incrementato rischio di obesità e pubertà precoce. Tramite esposizione diretta (ingestione di sostanze contaminate) e indiretta (consumo di alimenti che sono stati a contatto con PFAS tramite imballaggio, conservazione e cottura), le PFAS possono compromettere la nostra sicurezza alimentare con possibili esiti a lungo termine. Questo problema è ormai di portata mondiale e, purtroppo, interessa anche l’Italia, come mostrato dal “caso Veneto”, in particolare per le province di Padova, Vicenza e Verona, dove è stata riscontrata la presenza di concentrazioni di PFAS molto elevate (>1000 ng/L) nel sistema fognario e nell’acqua potabile del territorio. In quest’ottica è indispensabile che la comunità medica e scientifica siano consapevoli della presenza di PFAS nell’ambiente e della loro possibile interferenza con la salute in modo da suggerire le modalità per ridurre l’esposizione, soprattutto dei soggetti fragili come i bambini.

Perfluoroalkyl and poly-fluoroalkyl substances (PFAS) are a series of synthetic chemical compounds that can be found in the environment, potentially associated with various adverse health effects on human health, such as carcinogenicity, immune and genotoxicity, and endocrine disorders. During pregnancy, an increased risk of fetal growth retardation, low birth weight, and preterm birth has also been highlighted; possible delays in motor and cognitive development in children have also been reported, with potential effects on their learning ability and social interaction. The metabolic alterations reported in adults could also be possible in children, with an increased risk of obesity and early puberty. Through direct exposure (ingestion of contaminated substances) and indirect exposure (consumption of foods that have come into contact with PFAS through packaging, storage, and cooking), PFAS can compromise our food security with possible long-term outcomes. This problem is now of global concern and, unfortunately, also affects Italy, as shown by the “Veneto case”, particularly in the provinces of Padua and Verona, where a marked contamination of the sewer system and drinking water of the territory has been found, with very high concentrations of PFAS (>1000 ng/L). From this perspective, the medical and scientific community must be aware of the presence of PFAS in the environment and their possible interference with health to suggest ways to reduce exposure, especially for vulnerable individuals such as children.


Quaderni acp - 2024; 31(5)

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