Anno. 2024, Volume. 31, N. 2, Pag. 62-64

Disturbi dello spettro autistico e accesso ai servizi sanitari per le famiglie immigrate

Giovanni Giulio Valtolina, Maria Luisa Gennari, Giancarlo Tamanza
Giovanni Giulio Valtolina1,2, Maria Luisa Gennari1, Giancarlo Tamanza1 - 1 Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 2 Società Italiana di Psicologia Pediatrica (SIPPED)

Vuoi citare questo articolo? DOI: 10.53141/QACP.2024.62-64

Le famiglie migranti spesso presentano condizioni di salute peggiori rispetto a quelle degli autoctoni, a causa delle difficoltà di accesso e di engagement nei servizi sanitari. I bambini provenienti da contesti migratori che presentano un disturbo dello spettro autistico (ASD) sono in genere diagnosticati in età più avanzata rispetto ai bambini autoctoni e quelli i cui genitori non parlano adeguatamente la lingua del Paese ospitante ricevono meno attenzione e meno possibilità di cura. Lo studio mira a identificare gli ostacoli principali che impediscono alle famiglie immigrate con un bambino autistico di accedere ai servizi sanitari. Abbiamo intervistato 36 genitori di bambini con ASD, che vivono in Italia da più di 8 anni. Le principali difficoltà rilevate includono la mancata conoscenza della lingua italiana, una limitata alfabetizzazione sanitaria e incomprensioni nell’implementazione di pratiche educative utili al figlio, a causa della diversa tradizione culturale di appartenenza.

Migrant families often have worse health conditions due to difficulties in access and engagement in healthcare services. Children from migrant backgrounds with autism spectrum disorder (ASD) are typically diagnosed at a later age than non-migrante children, and those whose parents do not adequately speak the language of the host country receive less attention and fewer treatment options. The study aims to identify the main barriers that prevent immigrant families with an autistic child from accessing health services. We interviewed 36 parents of children with ASD who have been living in Italy for more than 8 years. The main difficulties noted include lack of knowledge of the Italian language, limited health literacy, and misunderstandings in the implementation of educational practices that are useful to their child, due to their different cultural backgrounds.


Quaderni acp - 2024; 31(2)

Bimestrale di informazione politico culturale e ausili didattici dell'Associazione Culturale Pediatri

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ISSN: 2039-1374

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