Ad oggi la terapia dell’ esofagite eosinofila si basa su inibitori di pompa protonica (PPI), corticosteroidi topici, diete di eliminazione e dilatazioni esofagee in caso di stenosi. Solo per i corticosteroidi topici ci sono evidenze di grado alto e le scelte terapeutiche non sono codificate, ma personalizzate sulla base delle caratteristiche del paziente e della pratica clinica. Dupilumab, un anticorpo monoclonale umano, già approvato per la terapia in casi selezionati di patologie con infiammazione di tipo 2 (asma grave, dermatite atopica moderata-grave, rinosinusite cronica con poliposi nasale), è stato testato in questo studio di fase 3 su pazienti di età ≥ 12 anni con diagnosi di esofagite eosinofila documentata da biopsia endoscopica, alla dose di 300 mg 1 volta alla settimana o ogni 2 settimane, a confronto con placebo. I due esiti coprimari (remissione istologica e modifica del punteggio sintomatologico) a 24 settimane sono stati raggiunti solo per dupilumab somministrato 1 volta alla settimana, tuttavia la remissione istologica era simile per entrambi gli schemi: 59 e 60% dei casi. Sulla base di questi dati, pur in assenza di confronto con le terapie attualmente in uso, dupilumab è stato autorizzato anche in Europa per il trattamento dell’ esofagite eosinofila in adolescenti e adulti.
Dupilumab, a new therapeutic possibility for drug-resistant eosinophilic esophagitis: a phase 3 trial
To date, therapy for eosinophilic esophagitis is based on proton pump inhibitors (PPIs), topical corticosteroids, elimination diets, and esophageal dilation in cases of stenosis. Only for topical corticosteroids are there high-grade evidence, and treatment choices are not codified, but tailored based on patient characteristics and clinical practice. Dupilumab, a human monoclonal antibody already approved for therapy in selected cases of diseases with type 2 inflammation (severe asthma, moderate-to-severe atopic dermatitis, chronic rhinosinusitis with nasal polyposis), was tested in this phase 3 study in patients aged ≥12 years with a diagnosis of eosinophilic esophagitis documented by endoscopic biopsy, at a dose of 300 mg 1 time per week or every 2 weeks, compared with placebo. The two coprimary outcomes (histologic remission and change in symptom score) at 24 weeks were achieved only for dupilumab administered 1 time per week, however, histologic remission was similar for both schemes: 59 and 60 percent of cases. On the basis of these data, although there was no comparison with currently used therapies, dupilumab was also approved in Europe for the treatment of eosinophilic esophagitis in adolescents and adults.