Nella relazione professionale medico-paziente è sempre presente un’implicazione emotivo-affettiva che può influenzare il rapporto clinico. Comportamenti di cura segnati dall’abitudine, dalla ripetitività, dall’automatismo e dall’anonimia possono essere compresi come reazione difensiva all’esperienza affettivo-relazionale che ogni incontro terapeutico sollecita, generando sia nel medico che nel paziente sentimenti di dispiacere. La comprensione dell’implicazione emotiva da parte del professionista può divenire uno strumento che aiuta a migliorare l’alleanza terapeutica e a definire le diverse situazioni cliniche avvertite come difficili.
In the professional physician-patient relationship there is always an emotional-affective implication that can influence the clinical relationship. Treatment behaviors marked by habit, repetitiveness, automatism and anonymity can be understood as a defensive reaction to the affective-relational experience that every therapeutic encounter solicits, generating feelings of regret both in the doctor and in the patient. The professional’s understanding of the emotional implication can become a helpful tool to improve the therapeutic alliance and to define the different clinical situations felt to be difficult.