Gli inceneritori e i termovalorizzatori sono impianti per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RU) che funzionano bruciando dei materiali e dando come sottoprodotto ceneri ed emissioni gassose composte da polveri fini, diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, PM10, PM2.5 (soprattutto microparticelle). I termovalorizzatori, impianti più recenti, utilizzano il calore derivato dalla combustione ad alta temperatura per produrre vapore, impiegato poi o per produrre energia elettrica o come vettore di calore. Nel 2017 in Italia erano in funzione 39 impianti che hanno smaltito 5.3 milioni di tonnellate di rifiuti. La produzione di RU in Italia nel 2016 è stata di 497 kg/abitante, nella media europea, come pure lo è la differenziazione dello smaltimento dei rifiuti. I prodotti più pericolosi per la salute dell’uomo sono polveri (PM10 e PM 2.5 e inferiori), diossine e metalli. I termovalorizzatori hanno anche un impatto importante sull’ambiente per produzione di CO2 (riscaldamento globale).
Effects of incinerators on human health
Incinerators and waste-to-energy plants are plants for the disposal of solid urban waste that work by burning materials and producing by-product of ash and gaseous emissions composed of fine dust, dioxins, furans, polycyclic aromatic hydrocarbons, heavy metals, PM10, PM2.5 (especially micro particles). Waste-to-energy plants, newer plants, use the heat derived from high-temperature combustion to produce steam, which is then used either to produce electricity or as a heat carrier. 39 plants were operating in Italy in 2017 that disposed 5.3 million tons of waste. The production of RU in Italy in 2016 was 497 kg / inhabitant, in the European average, as is the differentiation of waste disposal. The most dangerous products for human health are dust (PM10 and PM 2.5 and below), dioxins and metals. Waste-to-energy plants also have an important impact on the environment due to CO2 production (global warming).