Anno. 2019, Volume. 26, N. 3, Pag. 110-112

La gestione del dolore nel bambino in pronto soccorso: survey negli ospedali italiani

Franca Benini, Emanuele Castagno, Gregorio Paolo Milani
Franca Benini*, Emanuele Castagno**, Gregorio Paolo Milani*** - *Centro di Riferimento Veneto di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche, Università di Padova **SC Pediatria d’Urgenza, Ospedale Infantile Regina Margherita; AOU Città della Salute e della Scienza di Torino ***Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, Università degli Studi di Milano

Background: il dolore è un sintomo frequente in et. pediatrica, soprattutto nel setting dell’emergenza/urgenza e nonostante ciò la gestione del sintomo nella pratica clinica è ancora inadeguata. Obiettivi: fornire una valutazione aggiornata dello stato dell’arte della gestione del dolore pediatrico nei pronto soccorso degli ospedali italiani. Materiali e metodi: sono stati coinvolti 46 pronto soccorso italiani aderenti al Gruppo di Studio PIPER (“Pain In Pediatric Emergency Room”). A questi centri è stato inviato un questionario relativo alle modalità di gestione del dolore nei bambini in pronto soccorso. Le informazioni raccolte erano relative a: caratteristiche e organizzazione del pronto soccorso, frequenza e modalità di valutazione e misurazione del dolore, presenza di protocolli scritti per la gestione farmacologica e non del dolore, aderenza e messa in atto delle strategie e Best Practice elaborare dal GdS PIPER. Sui dati raccolti è stata eseguita un’analisi descrittiva. Risultati: tutti i centri PIPER hanno accettato di partecipare. I centri coinvolti hanno avuto globalmente nel periodo considerato più di 900.000 accessi in pronto soccorso. Il 74% dei centri misura il dolore in triage (infermiere) e di questi l’80% registra il dato algometrico raccolto in cartella clinica, dato che nei 2/3 dei casi . un sintomo sufficiente per assegnare un codice al triage. Il 56% dei medici misura sempre il dolore al momento della prima visita in pronto soccorso e il 28% lo rivaluta anche successivamente per misurare l’efficacia della terapia impostata. L’adesione a PIPER ha comportato nell’80% dei centri un cambiamento significativo nel corretto utilizzo dei farmaci antidolorifici e una maggiore sensibilità alla tematica e attitudine alla gestione del dolore.

Nell’89% dei centri si . dato avvio a percorsi formativi sul tema, nel 59% alla proposta e sviluppo di protocolli di gestione e nel 72% all’introduzione di nuovi strumenti per la misurazione del dolore. Conclusioni: la corretta gestione del dolore nel bambino nel setting dell’emergenza/urgenza rappresenta oggi un obiettivo ancora da raggiungere. Lo studio di nuove modalità organizzative, la formazione rivolta al personale sanitario, l’informazione rivolta all’utenza e la ricerca, rappresentano gli strumenti adeguati per determinare il cambiamento reale nella gestione del dolore nel bambino in pronto soccorso. Da una prima valutazione quanto il GdS PIPER ha proposto e realizzato in questi anni di attività, ha un ruolo importante nell’implementazione di questo cambiamento. Background: pain is a frequent symptom in pediatric age, especially in the emergency / urgency setting, despite this, the management of the symptom in clinical practice is still inadequate. Objectives: to provide an updated assessment of the state of the art of pediatric pain management in the emergency rooms of Italian hospitals. Materials and methods: 46 Italian emergency departments participating in the PIPER Study Group (“Pain In Pediatric Emergency Room”) were involved. A questionnaire was sent to these centers pain management in children in the emergency room. The information collected related to: characteristics and organization of first aid, frequency and methods of pain assessment and measurement, presence of written protocols for both pharmacological and non pharmacological pain management, adherence and implementation of strategies and Best Practices elaborated by the GdS PIPER. A descriptive analysis was performed on the data collected. Results: all PIPER centers agreed to participate. The centers involved had more than 900,000 accesses to the emergency room in the period in question. 74% of the centers measure pain in triage (nurse) and of these 80% record the algometric data collected in clinical records, given that in 2/3 of the cases it is a sufficient symptom to assign a code to the triage. 56% of the doctors always measure the pain at the time of the first visit to the emergency room and 28% also re-evaluate it later to measure the effectiveness of therapy. The adhesion to PIPER resulted in a significant change in 80% of centers in the correct use of anti-pain medication and greater sensitivity to the issue and aptitude for pain management. In 89% of the centers training courses were launched, in 59% the proposal and development of management protocols and in 72% the introduction of new tools for measuring pain were accepted. Conclusions: the correct management of pain in children in the emergency / urgency setting represents a goal that is still to be achieved. The study of new methods, the training for health personnel, information for users and research, are all appropriate tools to determine the real change in pain management in the child in the emergency room. From an initial assessment of how much the GdS PIPER has proposed and implemented in these years of activity, it is evident that it has an important role in the implementation of this change.


Quaderni acp - 2019; 26(3)

Bimestrale di informazione politico culturale e ausili didattici dell'Associazione Culturale Pediatri

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