LA SALUTE DEI BAMBINI IN ITALIA. DOVE VA LA PEDIATRIA? IL PUNTO DI VISTA E LE PROPOSTE DELL’ACP
- 11 Giu 2014 alle 09:22:46
[Scarica il Documento ACP per una nuova pediatria]
La crescente complessità sociale, il cambiamento dell’epidemiologia delle malattie, con l’aumento delle patologie croniche e delle condizioni di disabilità e di disagio psichico, la progressiva riduzione del numero di pediatri e la difficile congiuntura economica candidano il nostro paese, in un futuro molto vicino, ad una situazione critica sia della salute dei bambini che dell’assistenza pediatrica.
Sono necessarie pertanto nuove politiche e nuove forme organizzative assistenziali, che siano in grado di affrontare i problemi in maniera più efficace, nell’ottica di una medicina centrata sul bambino e sulla famiglia, con una maggiore uniformità su tutto il territorio nazionale, perché non è accettabile una sanità a diverse velocità nelle varie Regioni d’Italia. Pur nel rispetto del Regionalismo e del Federalismo, va ricordato che tutti i bambini, senza alcuna discriminazione hanno diritto all’accesso a cure di uguale livello. Il punto di riferimento resta il concetto di un SSN universalistico, che va difeso, innovando laddove necessario per migliorare la qualità dei percorsi assistenziali, migliorare la prevenzione, e, come l’ACP sostiene da molto tempo essere possibile, “fare meglio con meno” ponendo attenzione ad allocare le risorse sulla base delle esigenze e delle evidenze scientifiche
L’ACP decide di proporre al Governo nazionale ed ai Governi regionali i temi essenziali di un nuovo progetto obiettivo materno infantile (l’ultimo è stato approvato orami più di 10 anni fa) e alcuni spunti per un piano nazionale per l’infanzia, come molte organizzazioni e lo stesso Rapporto alle NU sull’attuazione in Italia della Convenzione sui Diritti del Fanciullo (ONU, 1989) hanno chiesto. Al centro si devono porre i nuovi bisogni, i nuovi bisogni “di bambini e adolescenti" e delle loro famiglie in particolare di quanti vivono in condizioni di rischio sociale o psicosociale e sono affetti da disabilità o malattie croniche, e le nuove evidenze che indicano l’importanza di investire nei primi anni di vita.
Il progetto obiettivo é stato stilato seguendo le varie fasi della vita del bambino, partendo dalla salute preconcezionale e non dai servizi e mettendo in evidenza che se anche la stragrande maggioranza dei bambini italiani gode di ottima salute ma che nel nostro Paese nascono circa 90.000 bambini affetti da difetti congeniti che necessitano di adeguata assistenza sanitaria e sociosanitaria.
Un SSN tarato sui bisogni sarà in grado di dare risposte adeguate ed efficienti alla popolazione.
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