Garante Infanzia: presentata la Terza relazione annuale al Parlamento
- 11 Apr 2014 alle 07:17:27
Anche quest’anno ACP era presente nella Sala della Regina del Parlamento, dove il Garante per l’Infanzia, Vincenzo Spadafora, ha presentato la relazione sul lavoro dell’Authority. Un appuntamento importante per fare il punto con le istituzioni e con le tante associazioni che quotidianamente insieme a lui si impegnano nella tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel nostro Paese.
Si è parlato di crisi e di responsabilità verso le nuove generazioni. Il Garante Spadafora ha evidenziato che quest’anno si sono quadruplicate le segnalazioni all’Authority, un segno della crescente importanza dell’organismo istituzionale, ma anche di disagi rispetto ai diritti dei minori.
Dal marzo 2012, quando il Garante ha cominciato a essere pienamente operativo, fino al 31 dicembre 2013, sono pervenute all’Autorità 238 segnalazioni, di cui 45 nel 2012 e 193 nel 2013. La maggior parte delle segnalazioni (95) proviene dai genitori, con una sostanziale parità tra padri e madri. Numerose anche le segnalazioni giunte da “cittadini”, singoli o gruppi che hanno scelto di presentarsi in questo modo. Nessuna segnalazione è arrivata direttamente dai minori.
La presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini che ha fatto gli onori di casa, ha sottolineato che «Il numero crescente di segnalazioni all’Autorità sono la testimonianza di un disagio diffuso, della presenza di problemi che rimangono ancora in gran parte sommersi e ai quali è urgente dare una risposta».
Dal report emerge che è ancora la crisi a tenere banco nella vita di moltissime famiglie in tutto il paese. I tagli alle risorse e le mancate attenzioni da parte della politica continuano ad alimentare emergenze sociali gravi. Ma, nonostante tutto, ha detto Spadafora: «c’è un Paese nuovo da costruire con la responsabilità di tutti, insieme alle nuove generazioni», puntualizzando che «Il lavoro del Garante, il suo girare l’Italia e incontrare anche molte ragazze e ragazzi, ci racconta la speranza e i sogni che possono cambiare il futuro dell’Italia».
ACP e diritti dell’infanzia
A leggere le 80 pagine della relazione del Garante al Parlamento, non si può non notare come le lacune evidenziate siano in gran parte quegli stessi allarmi rossi che l’Associazione Culturale Pediatri da molti anni segnala con forza alle autorità competenti, alle istituzioni e allo stesso mondo della sanità: abbandono di politiche pubbliche sull’infanzia, esposizione senza controllo dei minori in tv e sugli altri mass media, povertà diffusa e regressione delle politiche educative che minano il diritto allo studio dei bambini, soprattutto di quelli che vivono nelle aree disagiate del Paese.
Tra le buone pratiche segnalate da Spadafora, di cui ACP è stata protagonista attiva, la definizione del Codice del diritto del minore alla salute e ai servizi sanitari, documento presentato il 6 febbraio del 2013, che si ispira alla Carta di Each e alla CRC, e scritto sotto la guida dell’Istituto Nazionale per i Diritti dei Minori (INDIMI).
Oltre all’ACP erano presenti, i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, della società civile e della cultura, anche alcuni dei giovani che incarnano la parte più viva e costruttiva del Paese: studenti provenienti da diversi territori italiani coinvolti in progetti sulla partecipazione, i ragazzi della Onlus di Napoli “Il tappeto di Iqbal”, alcuni giovani dell’istituto penale per minorenni Malaspina di Palermo, allievi dell’Arma dei Carabinieri. Non sono mancati giovani talenti dello spettacolo come Rocco Hunt, il rapper che con i suoi brani ha mandato un messaggio positivo su temi spinosi come il disastro ambientale della terra dei fuochi e i ragazzi del cast della fiction “Braccialetti rossi”.
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