CONSIGLIO DI STATO / Vincono Antitrust e Assogenerici: ribaltato il verdetto del Tar Lazio
- 03 Feb 2014 alle 10:45:03
«Pfizer ostacolò gli equivalenti»
Danni al Ssn per 14 milioni - Per l’azienda multa di 10,6 milioni
Il Consiglio di Stato boccia il Tar Lazio e dà ragione all’Antitrust, che nel gennaio 2012 aveva sanzionato la multinazionale Pfizer con una multa di 10,6 milioni per abuso di posizione dominante in relazione al mancato ingresso di farmaci per la cura del glaucoma, con conseguente mancato risparmio di 14 milioni per il Ssn. In conseguenza della sentenza emessa dai giudici di Palazzo Spada, Pfizer dovrà ora pagare la multa e rifondere all’Antitrust e ad Assogenerici - titolari del ricorso avverso la sentenza del Tar Lazio (n. 7667/2012) - 10mila euro ciascuna per le spese legali derivanti dal doppio grado di giudizio.Oggetto del contendere la strategia messa in atto da Pfizer a difesa del farmaco Xalatan, leader del mercato per la cura della patologia e prodotto di punta dell’azienda, contenente il principio attivo attivo latanoprost, la cui scadenza brevettuale era fissata a settembre 2009. Dall’istruttoria avviata dall’Antitrust su denuncia di Ratiopharm Italia - interessata alla produzione del farmaco generico - Pfizer ha messo in atto un «grave illecito concorrenziale» rendendo più oneroso per i genericisti il costo effettivo di ingresso sul mercato, ritardando di almeno sette mesi la commercializzazione dei relativi equivalenti e mantenendo di fatto l’esclusiva di vendita dei farmaci contenenti latanoprost anche a brevetto scaduto.«La strategia di Pfizer - ha dettagliato l’Antitrust - è consistita nell’aver prolungato artificiosamente tale protezione dal settembre 2009 al luglio 2011 e, successivamente, al gennaio 2012, per allinearla a quella in vigore negli altri Paesi europei. I produttori di farmaci generici si sono così trovati in un clima di incertezza giuridica sulla possibilità di commercializzare le specialità equivalenti». Di diverso avviso il Tar Lazio, che aveva del tutto ribaltato la decisione dell’Antitrust ritenendo l’istruttoria del Garante priva degli elementi necessari a sostenere l’accusa di abuso di posizione dominante.La vertenza è approdata infine al Consiglio di Stato su ricorso presentato dal Garante e da Assogenerici - l’associazione dei produttori di farmaci off patent - a sostegno del settore.Soddisfatto il commento del presidente Antitrust, Giovanni Pitruzzella: «La definitiva conferma del provvedimento dell’Autorità appare un passo in avanti molto importante nella delicata materia dell’applicazione della disciplina antitrust a condotte poste in essere dai titolari dei diritti di brevetto, il cui esercizio abusivo trova un insormontabile ostacolo nell’azione dell’Autorità a tutela del corretto funzionamento del mercato: si tutelano in questo modo non solo le imprese concorrenti, ma anche i consumatori e, nel caso specifico, i contribuenti che con le loro imposte finanziano il Ssn».