La Reed-Elsevier abbandona il settore armi
- 07 Giu 2007 alle 09:29:00
Il colosso editoriale Reed Elsevier ha annunciato che cesserà di organizzare fiere di vendita di armi entro la seconda metà del 2007 e dismetterà qualsiasi attività di business della Reed Exhibitions - la sezione della multinazionale che si occupa dell'organizzazione di eventi -, che sia in qualche modo correlata al settore delle armi. La decisione arriva dopo anni di proteste vibranti da parte della comunità medico-scientifica. "Abbiamo ascoltato con attenzione le preoccupazioni riguardo a quel particolare ramo della nostra attività, e siamo giunti alla conclusione che l'organizzazione di fiere dedicate al commercio di armi non è più un'attività compatibile col nostro ruolo leader nell'editoria scientifica, medica, legale ed economica", spiega sir Crispin Davis, amministratore delegato della Reed Elsevier.
Smith applaude. "Sono deliziato, ovviamente", afferma Richard Smith, ex direttore del British Medical Journal, uno dei più fieri oppositori della (ormai passata) strategia aziendale della Reed Elsevier. "Hanno dato ascolto ai loro consumatori, ai loro autori, al loro staff. E li ringrazio per averlo fatto". Dichiarazioni - quelle di Smith - di tono ben diverso da quelle di qualche mese fa, apparse in memorabili editoriali al vetriolo ("Riuscite a immaginare un'azienda produttrice di tabacco che pubblica riviste di Medicina? Probabilmente no. Se non riuscite ad immaginare una tale assurdità, riuscite ad immaginare un'azienda che contemporaneamente fa promozione al commercio di armi e pubblica riviste di Medicina? Non dovete sforzarvi troppo a immaginare, perché quell'azienda esiste. Si tratta della Reed Elsevier, la più grande casa editrice del panorama medico-scientifico al mondo, che pubblica per esempio la prestigiosa rivista Lancet. Sembra una commedia di Ionesco. Come è potuto succedere?") Negli ultimi anni non solo Smith, ma numerosi altri commentatori si sono scagliati contro la Reed Elsevier (a volte, va sottolineato per amor di verità, dalle pagine di riviste finanziate dalla stessa azienda), auspicando una mobilitazione, una campagna d'opinione che effettivamente ha indotto l'azienda a ripensare le sue strategie commerciali.
Il gruppo editoriale Reed-Elsevier, con le sue quattro divisioni principali - Scienza e medicina, Diritto, Educazione e Business - ha avuto nel 2002 un fatturato di 7.982 milioni di euro e margini di profitto operativi anteriori al prelievo fiscale del 22 per cento: come termine di paragone si può osservare che il fatturato dell'intero mercato librario italiano nello stesso anno è stato di 3.456 milioni di euro.
Fonte
Reed Elsevier press release 2007. The Scientist 2007.
Smith applaude. "Sono deliziato, ovviamente", afferma Richard Smith, ex direttore del British Medical Journal, uno dei più fieri oppositori della (ormai passata) strategia aziendale della Reed Elsevier. "Hanno dato ascolto ai loro consumatori, ai loro autori, al loro staff. E li ringrazio per averlo fatto". Dichiarazioni - quelle di Smith - di tono ben diverso da quelle di qualche mese fa, apparse in memorabili editoriali al vetriolo ("Riuscite a immaginare un'azienda produttrice di tabacco che pubblica riviste di Medicina? Probabilmente no. Se non riuscite ad immaginare una tale assurdità, riuscite ad immaginare un'azienda che contemporaneamente fa promozione al commercio di armi e pubblica riviste di Medicina? Non dovete sforzarvi troppo a immaginare, perché quell'azienda esiste. Si tratta della Reed Elsevier, la più grande casa editrice del panorama medico-scientifico al mondo, che pubblica per esempio la prestigiosa rivista Lancet. Sembra una commedia di Ionesco. Come è potuto succedere?") Negli ultimi anni non solo Smith, ma numerosi altri commentatori si sono scagliati contro la Reed Elsevier (a volte, va sottolineato per amor di verità, dalle pagine di riviste finanziate dalla stessa azienda), auspicando una mobilitazione, una campagna d'opinione che effettivamente ha indotto l'azienda a ripensare le sue strategie commerciali.
Il gruppo editoriale Reed-Elsevier, con le sue quattro divisioni principali - Scienza e medicina, Diritto, Educazione e Business - ha avuto nel 2002 un fatturato di 7.982 milioni di euro e margini di profitto operativi anteriori al prelievo fiscale del 22 per cento: come termine di paragone si può osservare che il fatturato dell'intero mercato librario italiano nello stesso anno è stato di 3.456 milioni di euro.
Fonte
Reed Elsevier press release 2007. The Scientist 2007.