Cioccolato in fiale: i diritti delle bambine e dei bambini in ospedale
- 04 Gen 2008 alle 10:56:00

Cioccolato in fiale
Editore Phoebus
Distribuzione
gratuita
Fiale di cioccolato? Antibiotici di panna montata? Corsie d’ospedale trasformate in campo di pallone? È un sogno. Mah! Forse qualche volta no.
“Quando un bambino entra in ospedale perde i suoi punti di riferimento, la stanza che lo accoglie è anonima, non ci sono i suoi giocattoli, non ci sono amici: perde spesso i suoi diritti. Tutto il personale del reparto e la stessa Amministrazione devono tentare di alleggerire il senso di insicurezza e di disagio psicologico che inevitabilmente il bambino sente”: con queste parole il Direttore Sanitario dell’Ospedale Car da relli di Napoli presenta il libro Cioc colato in fiale: i diritti dei bambini in ospedale, che verrà donato a tutti i bambini ospiti della UOC di Pediatria dell’ospedale.
Nel libro vengono elencati gli articoli di cui è composta la Carta dei diritti delle bambine e dei bambini in ospedale, realizzata dall’UNESCO e adottata da molti ospedali pediatrici italiani ed europei. Ma non da tutti gli ospedali. Il libro è stato realizzato dalle insegnanti della scuola in spedale, che lavorano presso il Reparto di Pediatria del Cardarelli, con il contributo del personale
infermieristico e medico della UO di Pediatria. “Ciascun operatore sanitario è impegnato a rispettare i vostri diritti e non solo a parole” scrive il direttore dell’UO di Pediatria nella lettera ai bambini e ai loro genitori che apre il volume. Il libro che si chiude con un foglio bianco dal titolo
“Caro dottore ti scrivo” in cui ogni bambino può esprimere impressioni, critiche, consigli sul reparto, su tutto: sul cibo, sulle maestre, su medici e infermieri, an che esprimendo il proprio gradi mento con un voto. Come a scuola fanno con lui. Il libro ricorda molto il sussidiario delle scuole elementari e ha sulla pagina di sinistra il testo degli articoli dei diritti dei bambini in ospedale tradotti in inglese, francese, spagnolo e arabo, e su quella di destra giochi, indovinelli, spazi bianchi per disegnare il reparto così come appare agli occhi dei bambini.
Un libro interattivo in cui da un lato l’ospedale parla ai bambini e dall’altro i bambini parlano ai medici e a tutto il personale che li assiste, fornendo indicazioni che potranno essere preziose se serviranno a migliorare la qualità dell’assistenza. Uno strumento per farli sentire meno tristi durante il tempo trascorso in ospedale e un mezzo per poter interagire con loro e con i loro genitori. È un piccolo dono realizzato grazie al contributo della Fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia, segno dell’impegno di tutto il personale ospedaliero affinché durante l’esperienza difficile del ricovero ogni bambino possa cogliere anche l’amore e l’attenzione che ci sono intorno a lui. Nel rispetto di tutti i suoi diritti.
“Quando un bambino entra in ospedale perde i suoi punti di riferimento, la stanza che lo accoglie è anonima, non ci sono i suoi giocattoli, non ci sono amici: perde spesso i suoi diritti. Tutto il personale del reparto e la stessa Amministrazione devono tentare di alleggerire il senso di insicurezza e di disagio psicologico che inevitabilmente il bambino sente”: con queste parole il Direttore Sanitario dell’Ospedale Car da relli di Napoli presenta il libro Cioc colato in fiale: i diritti dei bambini in ospedale, che verrà donato a tutti i bambini ospiti della UOC di Pediatria dell’ospedale.
Nel libro vengono elencati gli articoli di cui è composta la Carta dei diritti delle bambine e dei bambini in ospedale, realizzata dall’UNESCO e adottata da molti ospedali pediatrici italiani ed europei. Ma non da tutti gli ospedali. Il libro è stato realizzato dalle insegnanti della scuola in spedale, che lavorano presso il Reparto di Pediatria del Cardarelli, con il contributo del personale
infermieristico e medico della UO di Pediatria. “Ciascun operatore sanitario è impegnato a rispettare i vostri diritti e non solo a parole” scrive il direttore dell’UO di Pediatria nella lettera ai bambini e ai loro genitori che apre il volume. Il libro che si chiude con un foglio bianco dal titolo
“Caro dottore ti scrivo” in cui ogni bambino può esprimere impressioni, critiche, consigli sul reparto, su tutto: sul cibo, sulle maestre, su medici e infermieri, an che esprimendo il proprio gradi mento con un voto. Come a scuola fanno con lui. Il libro ricorda molto il sussidiario delle scuole elementari e ha sulla pagina di sinistra il testo degli articoli dei diritti dei bambini in ospedale tradotti in inglese, francese, spagnolo e arabo, e su quella di destra giochi, indovinelli, spazi bianchi per disegnare il reparto così come appare agli occhi dei bambini.
Un libro interattivo in cui da un lato l’ospedale parla ai bambini e dall’altro i bambini parlano ai medici e a tutto il personale che li assiste, fornendo indicazioni che potranno essere preziose se serviranno a migliorare la qualità dell’assistenza. Uno strumento per farli sentire meno tristi durante il tempo trascorso in ospedale e un mezzo per poter interagire con loro e con i loro genitori. È un piccolo dono realizzato grazie al contributo della Fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia, segno dell’impegno di tutto il personale ospedaliero affinché durante l’esperienza difficile del ricovero ogni bambino possa cogliere anche l’amore e l’attenzione che ci sono intorno a lui. Nel rispetto di tutti i suoi diritti.
Paolo Siani