Il bambino “utile”
- 24 Mar 2010 alle 13:18:00
Glenn Hausfater and Sarah Blaffer Hrdy
Infanticide. Comparative and evolutionary perspectives
Aldine Transaction 2008
pp. 598, $ 42
Infanticide. Comparative and evolutionary perspectives
Aldine Transaction 2008
pp. 598, $ 42
Questa è la riedizione dell’originale pubblicato nel 1984 a cura di Sarah B. Hrdy, antropologa, e Glenn Hausfater, biologo. Il libro raccoglie gli interventi di numerosi scienziati (biologi, antropologi, storici, demografi, psicologi) alla conferenza tenutosi alla Cornell University nel 1982. La tesi di fondo, sostanziamente mai contraddetta e sempre più confermata nel tempo, è questa: l’infanticidio è una costante biologica presente in tutte le specie animali. In accordo con la biologia evolutiva, l’infanticidio rimane quasi sempre un tratto adattativo per la nostra specie, e solo raramente (“accidentalmente” potremmo dire) acquisisce le caratteristiche di un tratto maladattativo. Le molte forme che può prendere questo atto spaziano dalla carenza di cure genitoriali fino alla necessità di una stabilità sociale o di un rimodellamento della famiglia. Un pianeta dove il bambino non è adorato, come noi abitualmente reputiamo, ma considerato per la sua utilità. Del resto la selezione naturale non va condannata in quanto non ha una morale da perseguire. Libro sorprendentemente amaro e pur tuttavia sorprendentemente vero, come dimostrano i numerosi contributi di specialisti che arricchiscono l’o pera di ben venticinque capitoli riguardanti l’infanticidio descritto in numerose specie animali, uomo compreso. Gli ultimi cinque capitoli dell’opera riguardano l’in fan ticidio nella nostra specie, le sue motivazioni biologiche e le sue conseguenze in termini storici ed evolutivi. Un libro mancante purtroppo di una traduzione italiana, ma ancora attualissimo. Una conoscenza necessaria per un pediatra per meglio comprendere il fenomeno dell’abuso infantile e per conquistarsi quel primo posto professionale che compete alla pediatria nel ruolo di advocacy all’infanzia.
Costantino Panza