Nati per Leggere
- 28 Apr 2013 alle 14:59:16
Negli ultimi anni una gran mole di studi hanno dimostrato gli effetti positivi della lettura ad alta voce ai bambini, già dal primo anno di vita, sulla acquisizione del linguaggio e della capacità di comprendere un testo scritto e quindi sul progresso scolastico anche a lungo termine. Questo aspetto acquisisce rilievo ancora maggiore per i figli dei genitori in condizioni socioeconomiche svantaggiate, con minore abitudine alla lettura in famiglia. Oltre a questi aspetti cognitivi la lettura da parte dei genitori ha un importante valenza relazionale facilitando la relazione tra adulti e bambini. La valenza affettiva della lettura ad alta voce ne accresce le potenzialità in quanto occasione di sviluppo cognitivo ed emozionale del bambino ed acquisisce quindi il significato di un intervento di prevenzione e promozione culturale a largo raggio, come riconosciuto ormai internazionalmente. Negli ultimi anni il valore economico, sociale e culturale dei programmi di promozione della lettura ai bambini in età precoce è stato riconosciuto da agenzie internazionali quali la Banca Mondiale (nell’ambito degli investimenti efficaci sulla prima infanzia), dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (nell’ambito degli interventi raccomandati per la salute e lo sviluppo dei bambini in età prescolare) e dall’UNESCO (nell’ambito dei programmi per favorire la scolarità primaria). Tali implicazioni sono tanto più rilevanti in un paese come l’Italia, con score di literacy bassi, e con crescenti quote di bambini a rischio di difficoltà di inserimento scolastico e sociale, tra i quali i bambini figli di immigrati o di recente immigrazione, per i quali la piena integrazione linguistica assume un ruolo rilevante nel processo più generale di integrazione. In Friuli Venezia Giulia i nati sono oltre 10.000 all’anno, di cui più del 10% da genitori stranieri.
Su queste basi scientifiche, l’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino onlus hanno avviato dal 2000 un’iniziativa su scala nazionale (Nati per Leggere) allo scopo di promuovere la lettura precoce ai bambini.
Il progetto Nati per Leggere è nato sulla scia di altre iniziative internazionali: Reach out and Read (ROR) negli USA, Bookstart in Gran Bretagna.
ROR è nato a Boston nel 1989 e comprende ora più di 2000 programmi locali che distribuiscono circa tre milioni di libri all’anno. Il progetto è stato supportato dall’accumularsi di evidenze scientifiche e da studi che dimostrano che quando le famiglie aderiscono ad un programma ROR i genitori leggono più frequentemente ad alta voce e sia i genitori che i bambini sviluppano un’attitudine molto positiva nei confronti della lettura. Ancora più importante è stato evidenziare che i bambini con svantaggio socio-economico “esposti” al programma ROR dimostrano performance scolastiche migliori, poiché è noto che migliori abilità linguistiche sono direttamente correlate al loro successo scolastico. Gli studi ROR nel loro complesso dimostrano che le attività di promozione della lettura possono ottenere risultati significativi sui seguenti parametri: aumento percentuale del numero dei genitori che leggono ai loro figli; aumento della frequenza della lettura; aumento del numero di giorni in cui si legge; aumento del numero di libri per bambini che la famiglia ha in casa; aumento del numero di bambini per i quali ricevere la lettura di un libro è una delle attività preferite.
Bookstart nasce nel 1992 a Birmingham, sostenuto dall’Università e poi dalla fondazione benefica Booktrust. Oggi riceve stabilmente fondi dal governo, dalle autorità locali e da privati. Tutti i nati (2 milioni di bambini ogni anno circa) ricevono un kit di libri a 8 mesi, a 18 mesi e a 3 anni. Gli studi Bookstart dimostrano che: il dono del libro aumenta l’interesse del bambino alla lettura di tre volte, rispetto a quelli che non avevano ricevuto il dono del libro; il libro è una delle attività preferite dal bambino che riceve l’intervento nel 68%, paragonato al 21% del gruppo di controllo; inoltre il 75% dei genitori acquista libri ai propri figli contro il 10%; il 43% li conduce in libreria contro il 17%.
NPL a sua volta ha dato impulso, tramite supporto tecnico e scientifico, alla nascita di altri progetti all’estero:
- Nascuts par llegir (Catalogna)
- Zum lesen geboren (Germania)
- Buchstart, Né pour lire, Nati per leggere (Svizzera)
- Rođeni za čitanje (Croazia)
- OMS Ginevra 2008 “Closing the gap in a generation”
- Banca Mondiale Washington 2005 “Investing in children and youth “
- UNESCO Confucius Prize https://www.unesco.org/en/literacy/ The winner for 2007 “Reach Out and Read: linking literacy and health”
- Causa P., Manetti S., Evidenze degli effetti della promozione della lettura nelle cure primarie. Quaderni ACP 2003, 10;6: 42-46
- Causa P. La lettura ad alta voce. Lo sviluppo delle competenze che costituiscono la capacità di leggere. Medico e Bambino 9/2002; 611-15
- Panza C., Nati per leggere in ambulatorio. Quaderni ACP 2008, 15;2:75
- Zuckerman B., Duursma E., Augustyn M. Reading aloud to children: The evidence Arch. Dis. Child. published online 13 May 2008
- Anthony, J.L., Lonigan, C.J., Driscoll, K., Phillips, B.M., Burgess, S.R. Phonological sensitivity: A quasi-parallel progression of word structure units and cognitive operations. Reading Research Quarterly 2003; 38(4): 470-487
- Klass P., Pediatrics by the Book: Pediatricians and Literacy Promotion. PEDIATRICS Vol. 110 No. 5 November 2002, 989-95
- Bus, A.G., van Ijzendoorn, M.H., & Pellegrini, A.D. Joint book reading makes for success in learning to read: A meta-analysis on intergenerational transmission of literacy. Review of Educational Research 1995a; 65: 1-21
- De Jong, P.F., & Leseman, P.P.M. Lasting effects of home literacy on reading achievement in school. Journal of School Psychology 2001; 39 (5): 389-414
- Ehri, L.C., Roberts, T. The roots of learning to read and write: acquisition of letters and phonemic awareness. In D.K. Dickinson & S.B. Neuman (2006). Handbook of early literacy research (vol.2) (pp.113-134). New York, NY: The Guilford Press, 2006
- Mendelsohn, A.L., Mogilner, L.N., Dreyer, B.P., Forman, J.A., Weinstein, S.C., Broderick, M., Cheng, K.J., Magloire, T., Moore, T., & Napier, C. The impact of a clinic-based literacy intervention on language development in inner-city preschool children. Pediatrics 2001; 107 (1): 130-134
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