COMUNICATO STAMPA: Il Nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale
- 06 Apr 2012 alle 14:52:00
COMUNICATO STAMPA
Roma, 4 Aprile 2012. Il Nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale sia il primo passo verso un reale cambiamento nelle politiche di prevenzione per tutta la vita dei cittadini.
I pediatri ACP auspicano che il Governo supporti da un punto di vista economico e strutturale il Piano Vaccinale 2012-14, affinché le innovazioni contenute possano concretizzarsi in una reale politica di prevenzione in tutte le Regioni, anche quelle con i bilanci in rosso.
Per questo ACP chiede che:
· si attivi compiutamente la SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA delle malattie infettive in modo che si possano verificare i reali effetti delle vaccinazioni e i reali bisogni della popolazione;
· si metta in piedi un processo di FORMAZIONE specifico per gli operatori sanitari;
· si garantisca il MANTENIMENTO DEGLI OBIETTIVI di copertura vaccinale;
· periodicamente siano forniti REPORT INFORMATIVI sullo stato di realizzazione degli obiettivi del Piano.
I pediatri ACP auspicano infine che tutte le società scientifiche si associno a questa richiesta.
Nei giorni scorsi, a sette anni dall’ultimo (2005-2007), è stato pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014, con allegato il calendario nazionale delle vaccinazioni per tutta la popolazione.
Il piano, nelle parole di chi lo ha effettivamente messo a punto, vuole rappresentare i “Lea dei vaccini”, ossia i livelli essenziali di vaccinazioni che ogni Regione – anche se in ristrettezza di bilancio e/o alle prese con i Piani di rientro - deve garantire a tutti i cittadini. Tre le novità riguardanti i vaccini raccomandati: quello contro il papilloma virus (Hpv), l’antimeningococco e l’antipneumococco, già offerti in alcune Regione e ora calendarizzati a livello nazionale. Infine, dal 2015 in tutto il Paese, sarà offerto il vaccino contro la varicella, già raccomandato nei soggetti a rischio e negli adolescenti suscettibili (11-18 anni).
Nel nuovo Piano, oltre alla vaccinazione per l’età pediatrica, si inserisce anche la copertura vaccinale per l’influenza negli over 65, di fatto già garantita. In particolare, rispetto al Piano nazionale della prevenzione 2010-2012, il nuovo documento punta al mantenimento delle coperture vaccinali già in essere, al miglioramento delle coperture nei soggetti ad alto rischio, all’informatizzazione delle anagrafici vaccinali e al potenziamento della sorveglianza epidemiologica e alla valutazione dei programmi vaccinali.
L’Associazione Culturale Pediatri concorda con il Piano 2012-2014 nell’indicare come primo tra gli obiettivi specifici, quello di mantenere e sviluppare le attività di sorveglianza epidemiologica, fondamento di ogni politica vaccinale. In modo quasi rivoluzionario, il Piano sottolinea anche la necessità di una valutazione dei programmi di vaccinazione: attraverso il potente rinforzo della sorveglianza epidemiologica dovremmo sapere quanta malattia è stata evitata, quanta avrebbe dovuto essere evitata e invece non lo è stato, quanti e quali effetti non desiderati (spostamento di età, rimpiazzo) si sono verificati (se si sono verificati); anche la sorveglianza di eventuali effetti avversi, quanti, di quale gravità dovrebbe trovare la sua giusta collocazione in questo tipo di valutazione.
Ribadiamo che non può essere programmata nessuna seria politica vaccinale senza la conoscenza dettagliata della realtà epidemiologica su cui si deve intervenire; presupposto ovvio ma puntualmente disatteso.
Il Piano specifica la necessità di un potenziamento e collegamento con le anagrafi vaccinali, integrando la sorveglianza epidemiologica con le segnalazioni provenienti dai laboratori diagnostici.
Per ottenere una buona realizzazione degli obiettivi del PNV ACP ritiene che abbia una particolare rilevanza la necessità di un intervento incisivo sulla formazione di tutto il personale dedicato, completa di un pronto e preciso ritorno informativo, base delle informazioni da trasmettere al pubblico per garantire un consenso davvero consapevole e responsabile.
Porre davvero in primo piano questi obiettivi significa ovviamente riservargli risorse e attenzioni specifiche.
Il Piano vincola poi le regioni a garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie per la popolazione generale; in questa sezione viene messa particolare enfasi nel sottolineare la necessità di un rinnovato impegno per raggiungere le coperture necessarie alla eliminazione di morbillo e rosolia congenita. Tutti sappiamo quanto siamo lontani da questi obiettivi nonostante l’attuazione di uno straordinario piano per la eradicazione promessa per il 2007, ma rimasto sulla carta per mancanza di risorse, tanto che si è dovuto rinnovarlo in un nuovo piano “super straordinario”, di cui speriamo di vedere maggiori applicazioni pratiche. Tra le vaccinazioni universalmente considerate prioritarie antimorbillo-rosolia sono quelle da più tempo ancora disattese.
Auspichiamo che il nuovo Piano straordinario riceva maggior impegno e maggiori risorse del precedente.
Il PNV specifica che bisogna garantire le coperture per i gruppi a rischio.
Nella realtà sono proprio i soggetti a rischio quelli che ricevono meno attenzione; nulla nasce da solo, anche questo obiettivo richiede risorse umane e materiali specificamente dedicate.
Bisogna poi garantire i mezzi e le strutture: la informatizzazione delle anagrafi vaccinali; gli standard adeguati di sicurezza e qualità; i requisiti strutturali e impiantistici.
Tutto ciò deve essere fatto, sempre secondo il nuovo PNV, in modo omogeneo sul territorio nazionale, non lasciare indietro nessuno ma fare in modo che questi requisiti siano comuni a tutti.
Poi c’è tutto il capitolo sui criteri per la introduzione dei nuovi vaccini, che altre volte era molto meglio specificato, ma che almeno ha il merito di esserci e che quindi deve (dovrebbe) essere considerato prima di decidere una nuova introduzione.
La ACP chiede:
- che tutti questi punti dichiarati come prioritari dal PNV 2012-14 ma che attualmente dimostrano di essere in grave sofferenza siano realmente messi in cima alla agenda delle cose da fare;
- a tutte le società scientifiche di unirsi a questa richiesta;
- che periodicamente (con cadenza ravvicinate) siano forniti report informativi sulle reali e concrete misure prese per la loro realizzazione.
Riteniamo che possa essere confondente e fuorviante per gli utenti dare un segnale di divisione su temi di importanza rilevante come quello del calendario vaccinale, per cui auspichiamo che si possa parlare agli utenti con la sola voce del Ministero chiedendo però al Ministero stesso di essere aperto al confronto critico in sede tecnica per dar modo a tutti di manifestare le rispettive perplessità.
Dott. Rosario Cavallo, Pediatra di famiglia, Salice Salentino, Lecce
Dott. Paolo Siani, Presidente ACP, Direttore UOC Pediatria AORN Santobono-Pausilipon, Napoli
PER INFORMAZIONI:
Lucilla Vazza – Ufficio stampa ACP
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