Piano o Calendario vaccinale?
- 14 Mar 2012 alle 14:06:00
Il 22 febbraio 2012 è stato approvato in conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014 (PNV) proposto dal Ministero della Salute.
“Uno strumento chiave per la gestione delle politiche vaccinali in tutto il Paese, per garantire l’omogeneità di offerta e l’equità di accesso alla prevenzione vaccinale.” Ha affermato Stefania Iannazzo, Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute.
L’8 Marzo è stato poi presentato alla stampa il "calendario vaccinale per la vita", che stabilisce una copertura vaccinale, superando le distinzioni tra soggetti sani e a rischio, bambini e adulti, o le particolari condizioni di fragilità.
A realizzarlo e lanciarlo la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) e la Società italiana di igiene (Siti), con lo scopo di completare le indicazioni contenute nel Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2012-2014. Infatti include alcune vaccinazioni non presenti o inserite solo parzialmente nel Piano.
A realizzarlo e lanciarlo la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) e la Società italiana di igiene (Siti), con lo scopo di completare le indicazioni contenute nel Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2012-2014. Infatti include alcune vaccinazioni non presenti o inserite solo parzialmente nel Piano.
Il Presidente della SIP A.G. Ugazio però 2 giorni prima di questo evento aveva fatto diramare un comunicato stampa in cui affermava che la Società Italiana di Pediatria non avrebbe partecipato alla conferenza stampa convocata da FIMP, SiTi e FIMMG per la presentazione del “Calendario vaccinale per la vita”. “La decisione è stata presa in considerazione del fatto che il 22 febbraio è stato sottoscritto il Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014”. Spiega il Presidente della SIP Alberto G. Ugazio: “Il calendario vaccinale SIP FIMP SiTi FIMMG era nato con lo scopo di colmare un vuoto, durato quattro anni e determinato dai tanti ritardi che hanno caratterizzato l’approvazione del PNV. Ma non sarebbe responsabile renderlo pubblico oggi, praticamente in simultanea con quello approvato in Conferenza Stato Regioni. Se lo facessimo i genitori, i ragazzi e gli stessi operatori sanitari finirebbero inevitabilmente con leggere il nostro calendario come alternativo, o peggio contrapposto, a quello proposto dal Ministero della Salute e dalla Conferenza Stato Regioni. Finiremmo così per ingenerare confusione sui comportamenti da adottare e rischieremmo di compromettere l’adesione all’offerta vaccinale.” (Sei d'accordo? Vota il poll sul lato destro dello schermo)
Secondo il punto di vista dell’ACP il PNV 2012-2014 dà indicazioni articolate e organiche, rispetto alla offerta vaccinale "nuda e cruda" del Calendario Vaccinale FIMMG-FIMP-SItI, anche se a questo va riconosciuto l’intento positivo di promuovere vaccinazioni lungo tutto l’arco della vita e non solo in età pediatrica.
Il PNV, realizzato con rigore metodologico da un pool di esperti del Ministero della Salute e delle società scientifiche detta alle Regioni, pur nel rispetto della loro autonomia, le linee guida. Il PNV è stato inserito nei livelli essenziali d'assistenza per garantire un'offerta omogenea su tutto il territorio nazionale; per raggiungere standard di "copertura" adeguati; per attivare un sistema di valutazione continua basato sull'Health technology assessment e sulla completa informatizzazione delle anagrafi vaccinali. Il PNV assume come base di riferimento il calendario già in uso, ma trovano posto anche l'antipneumococcico coniugato, l'antimeningococco C e il vaccino contro il papillomavirus. Infine, il vaccino contro l'influenza per gruppi a rischio e la vaccinazione universale contro la varicella, offerta a tutti gli adolescenti anamnesticamente negativi, per minimizzare il rischio di complicanze gravi in età adulta. Cruciali il capitolo sulle modalità di introduzione dei nuovi vaccini, sulla base di studi di impatto economico e anche il capitolo sulla valutazione dei programmi di vaccinazione, attraverso il potente strumento della sorveglianza epidemiologica. L'Acp ritiene che sarebbe auspicabile che tutte le società scientifiche si impegnassero per la diffusione del PNV e per il rispetto delle sue indicazioni.
Laura Reali