S.M. La regina lettrice
- 06 Set 2008 alle 08:57:00

La sovrana lettrice
Adelphi, 2007
pp. 95, euro 13,50
Possono i libri cambiare le persone? E se la persona che subisce questa trasformazione è una figura di potere e autorevole cosa potrebbe succedere? Questo libro di Alan Bennet, con la solita sagacia e ironia, ci propone questo insolito e divertente scenario. Elisabetta II in tarda età scopre per caso i libri e ne rimane affascinata.
Talmente seducente è per lei questa scoperta che vorrebbe contagiare tutti con il morbo della lettura, dai capi di stato ai suoi attendenti e sudditi. Improvvisamente, nello sbigottimento generale, la regina diventa più umana, empatica e disinvolta. La lettura le apre per la prima volta non solo l’austera porta della sua immensa biblioteca ma porte misteriose e affascinanti che arricchiscono il suo spirito e la sua mente.
Ecco quindi che, durante un pranzo ufficiale con il capo di Stato francese, in contrasto con l’etichetta che prevede una discussione formale sul tempo e sull’andamento generale delle nazioni, ella si abbandona a discorsi spontanei e “politically not correct” chiedendo al presidente francese la sua opinione sullo scrittore Jean Genet. Subbuglio generale a corte, sconcerto del primo ministro inglese, la regina non è più quella di una volta, arriva in ritardo agli appuntamenti ufficiali (colpevole l’ultimo libro che sta leggendo), le sue mise non sono più “estremamente ricercate” e inconfondibili come una volta, Sua Maestà parla di pace e non di guerra! Il primo ministro decide quindi di fermare a tutti i costi questa voglia di leggere adottando diverse strategie; ma solo l’ultima pagina, anzi l’ultimo rigo svelerà il finale sorprendente di questo piacevolissimo libro. Buona lettura.
Adelphi, 2007
pp. 95, euro 13,50
Possono i libri cambiare le persone? E se la persona che subisce questa trasformazione è una figura di potere e autorevole cosa potrebbe succedere? Questo libro di Alan Bennet, con la solita sagacia e ironia, ci propone questo insolito e divertente scenario. Elisabetta II in tarda età scopre per caso i libri e ne rimane affascinata.
Talmente seducente è per lei questa scoperta che vorrebbe contagiare tutti con il morbo della lettura, dai capi di stato ai suoi attendenti e sudditi. Improvvisamente, nello sbigottimento generale, la regina diventa più umana, empatica e disinvolta. La lettura le apre per la prima volta non solo l’austera porta della sua immensa biblioteca ma porte misteriose e affascinanti che arricchiscono il suo spirito e la sua mente.
Ecco quindi che, durante un pranzo ufficiale con il capo di Stato francese, in contrasto con l’etichetta che prevede una discussione formale sul tempo e sull’andamento generale delle nazioni, ella si abbandona a discorsi spontanei e “politically not correct” chiedendo al presidente francese la sua opinione sullo scrittore Jean Genet. Subbuglio generale a corte, sconcerto del primo ministro inglese, la regina non è più quella di una volta, arriva in ritardo agli appuntamenti ufficiali (colpevole l’ultimo libro che sta leggendo), le sue mise non sono più “estremamente ricercate” e inconfondibili come una volta, Sua Maestà parla di pace e non di guerra! Il primo ministro decide quindi di fermare a tutti i costi questa voglia di leggere adottando diverse strategie; ma solo l’ultima pagina, anzi l’ultimo rigo svelerà il finale sorprendente di questo piacevolissimo libro. Buona lettura.
Stefania Manetti